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La Tosca a Venafro, nell’orchestra sinfonica anche le campane della Pontificia Fonderia Marinelli

Singolare esperimento quello proposto dal maestro Luongo che ha voluto il magico suono che nasce ad Agnone all’interno dell’ensamble di musicisti che porteranno in scena una delle opere più famose di Giacomo Puccini


VENAFRO. Giacomo Puccini e le campane di Agnone: in comune hanno la ‘Tosca’, uno delle più celebri e famose opere liriche del compositore toscano.

campana museo marinelli

Saranno loro, le campane fuse nella storica fonderia dei fratelli Marinelli, le protagoniste inusuali delle due rappresentazioni che andranno in scena il 25 e 28 agosto a Venafro. Diventeranno vero e proprio strumento musicale di una orchestra lirico sinfonica.

Scrivendo ‘Tosca’, Giacomo Puccini – peculiare anche nella ricostruzione storica e dei dettagli – volle riprodurre nella sua opera le sensazioni che l’ambiente romano trasmetteva realisticamente nel periodo in questione, il 1800. Per questo, prima studiò le sonorità delle campane della capitale interpretando l’esatta intonazione della campana grande di San Pietro per poi inserirle come parte integrante delle musiche, alla pari degli altri strumenti.

Un concetto quasi fiabesco, questo, che il maestro Claudio Luongo, ideatore e direttore artistico del Festival Internazionale, ha voluto rispettare e ripetere al meglio in collaborazione con la Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone, la più antica al mondo e tra le aziende più longeve del pianeta.

Senza pensarci su, la famiglia Marinelli ha accettato con entusiasmo l’idea e dopo un’attenta analisi fatta con Luongo sono state selezionate due campane di bronzo del peso di circa 100 chili che saranno protagoniste soprattutto nel Te Deum, alla fine del primo atto.

Dall’anno Mille, dunque, un ruolo insolito ma al tempo stesso affascinante e ben contestualizzato: il tutto è un’esclusiva made in Molise.

Per la realizzazione di una campana nella Pontificia Fonderia Marinelli ancora oggi si usano le stesse modalità dei maestri del Medioevo e del Rinascimento. Ad Agnone sono state realizzate le campane più celebri come quelle per il Santuario di Lourdes nel centenario dell’apparizione, quelle per il primo centenario dell’Unità d’Italia, per il Concilio Vaticano II del 1963, la “Kennedy Bell”, quella di Medjugorje fino a quella del Giubileo nel 2000. I suoni molisani si ascoltano nelle più importanti chiese d’Italia e del mondo. Giulio Andreotti ne aveva una nella sua collezione privata e una è stata dedicata a Diego Armando Maradona per i mondiali del Messico.

Dal 25 agosto, saranno anche strumento insolito e quanto mai contestualizzato, di un’opera lirica.

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