Fumetti: arriva Devilboy, il primo supereroe molisano

Il personaggio nasce nell’ambito del progetto ‘Guardiani Italiani’ ed è ideato e caratterizzato da Fabrizio De Fabritiis


TUFARA/PIETRACUPA. Quando diversi mesi fa scoprii i ‘Guardiani Italiani’ rimasi piacevolmente colpito dall’idea di Fabrizio De Fabritiis – in arte Fumettista Esplosivo: un progetto supereroistico al 100% made in Italy, i cui protagonisti, i Guardiani, appunto, sono supereroi che rappresentano città e regioni del territorio italiano. Ricordo di essere rimasto affascinato dall’opera di ricerca dietro ogni personaggio, dalla cura nel character design e dall’intelligente tentativo di valorizzazione territoriale dietro ogni eroe già presentato.

Ideati e caratterizzati da De Fabritiis, coadiuvato da Chiara Mognetti, disegnati dal bravissimo disegnatore Marvel Eduardo Mello e colorati da Angelo Iozza, i Guardiani Italiani sono un’espansione dell’universo di Capitan Nova, il già noto supereroe nato a luglio 2004, e della miniserie supereroistica ‘Defenders of Europe’, sempre creati da De Fabritiis e pubblicati da Emmetre Edizioni. La ‘fase 1’ del progetto sarà pubblicata anche on-line su Astromica con la prima avventura del Comandante Italia (altro eroe dell’universo di Capitan Nova, pubblicato per la prima volta nel 2008), l’episodio dal titolo ‘RASCHIA E VINCI’.

La curiosità, che da grande appassionato di fumetti supereroici mi ha toccato subito, era com’è ovvio anche rivolta alla mia terra: quale sarebbe stato, in questo nuovo universo narrativo, l’eroe molisano? La risposta è arrivata il 31 ottobre sulla pagina Facebook ufficiale del progetto. Si tratta di Devilboy, personaggio molto particolare nato dalle suggestioni dell’Hellboy di Mike Mignola – uno dei miei supereroi preferiti, tra l’altro – e ispirato alla maschera carnascialesca del Diavolo di Tufara. Si tratta del primo vero tentativo concreto di creare un supereroe stile DC e Marvel Comics ma dalle radici totalmente molisane.

Il progetto prevede entro il 2019 la pubblicazione di un artbook con le illustrazioni di tutti i personaggi e la storia delle loro origini, mentre agli inizi del 2020 sarà pubblicato il primo volume della prima serie a fumetti. Devilboy è il giovane Lucifer Santilli, ‘figlio adottivo’ di don Lukas Santilli, parroco di Pietracupa, che lo trovò ancora in fasce vicino la pietra dell’altare la notte del 31 ottobre di 9 anni fa. Lucifer non è un bambino normale: don Lukas non ha mai compreso come sia possibile, ma già da neonato il piccolo possedeva tratti demoniaci che non lo identificavano come un nativo di questo mondo. Crescendo, il ‘piccolo diavolo’ sviluppò tratti ancora più marcati, come ali e corna ossee, ma in particolare una stella a otto punte sulla fronte e un volto demoniaco sul petto, sghignazzante, simile in tutto e per tutto all’arcaica maschera di Tufara che, l’ultimo giorno di Carnevale, si palesa tra i vicoli di pietra del paese con corse, salti, danze e movimenti sfrenati. Ma, a dispetto della sua apparenza terrificante, il giovane Lucifer conserva la sua indole fanciullesca e gentile.

“Poteva quindi essere che, nell’antichità, per qualche motivo, queste figure intrecciarono la loro presenza nei riti propiziatori in una realtà contadina e agreste la cui sopravvivenza girava intorno ai raccolti – leggiamo nella descrizione del personaggio -? Il religioso era arrivato alla conclusione che il significato di queste figure si perde nella notte dei tempi e nessuno le conosce veramente. Forse rappresentano proprio il padrone degli inferi richiamato sulla Terra da primitivi riti pagani, oppure, come sperava e come si era sempre più convinto dalla natura benevola di quel suo figlio adottivo, il male nasce sempre dove l’amore non basta… se Lucifer era, come pensava, non solo una benedizione divina che gli aveva donato la possibilità di essere un padre, ma anche la prova che non è la natura da cui proveniamo a decidere se saremo angeli o demoni, allora proprio lui, proprio quel ragazzo diavolo avrebbe fatto la differenza portando luce e amore nel mondo”.

Il progetto ha l’intento, attraverso le avventure di supereroi geolocali fortemente legati al territorio di provenienza del quale assorbono le caratteristiche, di promuovere e far conoscere la storia, gli usi e costumi, le tradizioni, i personaggi, i territori, l’arte, i monumenti, le leggende e i misteri italiani, una delle nazioni più ricche di cultura al mondo. Ed è la dimostrazione di come si possano non solo modernizzare le nostre leggende più antiche, ma raccontarle attraverso linguaggi inaspettati e media diversi dai soliti schemi ormai triti e ritriti.

Pietro Ranieri

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