HomeNotizieCULTURA & SPETTACOLIHouse concerts, gli eventi a cura di Prometea

House concerts, gli eventi a cura di Prometea

Isernia/ Tutto pronto per la serata del 29 dicembre


ISERNIA. La neonata Associazione Culturale Prometea, organizza, per  il 29 dicembre 2019, gli house concerts con Paolo Zanardi e I Quartieri. L’evento sarà ospitato nelle sale al primo piano in Piazza Trento e Trieste a Isernia, al civico numero 11.  

 

Chi è Paolo Zanardi

Paolo Zanardi inizia la sua attività di autore e compositore con una formazione chiamata Borgo Pirano. Intorno alla sua carismatica figura – un po’ per somiglianza e un po’ per carattere vicina alla sagoma di Zanardi del geniale Andrea Pazienza – la band si attiva partecipando e vincendo nel 1996 la seconda edizione del Premio Ciampi e nel ’98 la 9ˆ edizione del Premio Città di Recanati. La passione di Zanardi per il cinema si traduce ben presto in un felice sodalizio con il giovane regista Graziano Conversano, con il quale realizza la colonna sonora per alcuni corti (Premio Sacher 2001) e una canzone per il film “Mio Cognato” di ALESSANDRO PIVA.

Come attore recita inoltre nel film di ANTONIO REZZA “Cristo in gola”. Musica anche le poesie e racconti dei primi due dischi di REMO REMOTTI: “CANOTTIERE” e “IN VOGA” (Concertone-Edel), scrittore e cabarettista romano con il quale aveva già da tempo iniziato una strettissima collaborazione per una serie di spettacoli dal vivo. Nel 2005 esce il suo primo disco “PORTAMI A FARE UN GIRO” (Olivia Records-Venus) e due anni dopo, nel 2007, esce il secondo: “I BARBONI PREFERISCONO ROMA” (Olivia Records-Venus). Il suo terzo lavoro, “TUTTE LE FESTE DI DOMANI”, esce nel 2011 e il brano “ARBEIT MACHT FREI”, liberamente ispirato ai “fatti” della Thyssen Krupp, vede la collaborazione di CAPAREZZA e ANTONIO REZZA, che compaiono insieme ad altri ospiti nel video tratto dal brano. Nel 2012 si esibisce a Sanremo nell’ambito della rassegna Premio Tenco, un brano estratto dall’esibizione è presente nel disco «SIAMO IN TENCO 2011 – 2012» (Ala Bianca/Warner).

Il 10 ottobre 2015 è uscito il nuovo disco “VIAGGIO DI RITORNO”, presentato al MEI di Faenza e preceduto dal video “L’Arca di Noè”. Dal disco è poi stato realizzato il video di “C’è splendore in ogni cosa” per la regia di Graziano Conversano.

Dopo un periodo di silenzio, si rimette all’opera con il suo amico e produttore artistico Sante Rutigliano e registra il suo quinto disco in prossima uscita,

Paolo Zanardi non è solito cantare gli altri, ma c’è un’eccezione che conferma la regola: PIERO CIAMPI. Per affrontare con cura un pezzo importante della storia della musica italiana, Zanardi ( voce e anima del progetto) ha riunito una band d’eccezione composta da Sante Rutigliano (chitarra ), Alessandro Marrosu (basso), Matteo Scannicchio (pianoforte e tastiere), Giuseppe D’Ortona (batteria), Luciano Turella (viola), Andrea Ruggiero (violino), Valeria Decarli (cori). Il concerto è un percorso che attraversa l’intera opera dell’artista, dagli esordi come Piero Litaliano ai dischi a nome Piero Ciampi, canzoni famose come “Il vino” o “Tu no” e altre meno conosciute del suo repertorio.

Sempre come attore, a Giugno 2019 si appresta a girare una miniserie per SKY ambientata in PUGLIA e diretta dal regista LUCA MINIERO.

Chi sono i Quartieri 

Nel 2010, quando parlare di indie italiano non era ancora così di moda, divenne un piccolo caso un EP pubblicato solo in digitale da 24, la collana editoriale che 42 Records aveva all’epoca dedicato solo a quel formato. L’EP, intitolato Nebulose, era intestato alla misteriosa band romana I Quartieri: misteriosa non tanto perché giocava col concetto di identità, cosa poi divenuta abbastanza uno standard del nuovo pop italiano, ma proprio perché non si capiva dove finissero i confini del cantautore e iniziassero quelli della band (e sì, anche in questo hanno abbastanza anticipato i tempi).

Il loro primo album, Zeno, uscito sempre per 42 Records nel 2013 e distribuito da Universal, fu molto amato dalla critica, che li indicò come eredi designati di quella nuova scuola romana che negli anni ’90 aveva sfornato talenti come Riccardo Sinigallia, Daniele Silvestri e Niccolò Fabi, fra gli altri. Alcuni brani di Zeno sono stati poi scelti per la colonna sonora della prima (9002) e della seconda (Organo e Autostrada Blu) stagione di Suburra, la popolare serie TV di Netflix con Alessandro Borghi. Un ponte tra il vecchio e il nuovo: questo sono stati I Quartieri, tra i veri e propri apripista di quella scena romana che partendo dai club è arrivata alla conquista dei palazzetti dello sport. 

È cambiato tanto in questi sei anni e Fabio Grande, Marco Santoro e Paolo Testa lo sanno bene. Mentre Fabio ha approfondito il suo ruolo da produttore artistico lavorando agli album di Maria Antonietta, Joe Victor, Colombre e tanti altri, I Quartieri si sono presi il tempo necessario per confezionare un disco che non vuole essere solo il successore di Zeno, ma una ripartenza. L’album arriverà dopo l’estate ed è stato anticipato dal primo singolo estratto, Vivo di notte, uscito l’8 marzo e prodotto dallo stesso Fabio Grande

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