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Claudia Gerini è ‘Anna Rosenberg’: la storia di un femminicidio in un thriller ad alta tensione

Nel film girato da Michele Moscatelli, per Nymphéa Production e Filmin’ Tuscany, anche una produttrice di origine molisana. Presto il lancio ai Festival del Cinema di Cannes e di Venezia


CAMPOBASSO. C’è un pezzo di Molise nel film ‘Anna Rosenberg’, il thriller ad alta tensione diretto da Michele Moscatelli, protagonista l’attrice romana Claudia Gerini, che sarà presentato al Festival del Cinema di Cannes e al Festival del Cinema di Venezia. La storia un femminicidio, che racconta della violenza fisica e psicologica che porta una donna alla morte.

Una co-produzione italo-francese, nata da una collaborazione internazionale tra la Nymphéa Production, gestita dallo stesso Moscatelli e dalla collaboratrice Antonella Di Nardo, originaria del Molise, e dalla Filmin’ Tuscany di Michela Scolari e Ivo Romagnoli.

Un film girato a Castiglion Fiorentino, tutto all’interno di un ufficio, il Municipio trasformato in set, che racconta la storia di un interrogatorio drammatico, ispirato ad una storia vera. “Un lavoro impegnativo ed impegnato per la difesa dei diritti delle donne e la denuncia di tutti gli abusi di potere”, lo ha definito il regista, già autore di documentari e cortometraggi a livello internazionale. E che in Francia, oltre a Nymphéa, guida anche la Michael Production.

Convocata al commissariato, “per un affare che la concerne”, Anna Rosenberg, contabile disoccupata e autrice di romanzi, è di fronte a un capitano di polizia pronto a tutto per farla cadere. Un giudizio che tiene conto della storia del passato della donna, delle sue scelte educative, della sua vita sociale e dei suoi scritti, giudicati responsabili dei drammi peggiori.

Tre personaggi in un ambiente unico, in cui si scontrano paranoia, odio, antisemitismo e abuso di potere. Al fianco della Gerini la star francese Christophe Favre e il talentuoso Pasquale Greco. A firmare la sceneggiatura André Delauré, scrittore di grandi romanzi e autore di più di 70 serie Tv e programmi radiofonici, col ruolo di direttore della fotografia affidato a Giorgio Tonti, tante collaborazioni con Moscatelli e lavori anche col grande Orson Welles.

Una importante prova d’attrice per Claudia Gerini, 38 film alle spalle, nel 2018 vincitrice del ‘David’ di Donatello come migliore attrice, nel 2019 insignita dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella dell’Alta onorificenza di Ufficiale della Repubblica italiana. “Mi sono preparata pensando alla libertà – le sue parole nella conferenza stampa a Castiglion Fiorentino – alla leggerezza che tutte noi abbiamo il diritto di avere. Un film che punta l’attenzione sulle violenze che le donne devono purtroppo spesso affrontare. Quale donna – ha aggiunto – non si è sentita sottoposta ad un sopruso, anche piccolo? Affrontare questi temi è importante, anche se per fortuna tanti uomini sono fuori da questa logica”.

Rilevante anche il riconoscimento per la produttrice Antonella Di Nardo, che ha voluto esprimere un ringraziamento per le sue terre d’origine e per le attività pronte a collaborare in progetti artistici di rilievo, dalle strutture ricettive di Campobasso e dell’Alto Molise, a partire da Centro storico Palazzo Cannavina, dagli studi medici e wellness Be Evolution, ad alcuni esercenti della Città giardino. Un ringraziamento a cui ha voluto accompagnare quello, ancor più sentito, “per le terre natie di Colui che fu il Papà Emerito della storia abruzzese e molisana”.

Carmen Sepede

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