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Molise da scoprire, anche in lockdown: il Trittico di Sant’Adamo sul canale Youtube del Mibact

Il breve filmato informativo dedicato a Michele Greco da Valona della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio del Molise adempie agli obiettivi della campagna ‘La cultura non si ferma’


CAMPOBASSO. La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Molise racconta le ”storie del patrimonio”: una serie di contributi, pubblicati sul canale YouTube del Mibact per la campagna ‘La cultura non si ferma’, finalizzata a far conoscere la bellezza italiana. Tra questi, ce n’è uno dedicato ad un artista misterioso, Michele Greco da Valona, del quale, con vere e proprie schede informative, viene illustrato il Trittico di Sant’Adamo della Collegiata di Santa Maria Maggiore, a Guglionesi.

Un esempio del Rinascimento adriatico che identifica uno stile decorativo fiorente nel XV secolo, fino agli inizi del XVI ed evidenzia influenze non solo della tradizione bizantina, ma anche il rapporto con le officine dalmate di Dubrovnik, influssi padovani e veneti e le esperienze adriatiche di Carlo e Vittore Crivelli e di Pietro Alamanno. La presenza di Michele Greco in Molise è forse dovuta all’insediamento di una comunità albanese sul territorio, risalente già dalla prima metà del Quattrocento. Il trittico, realizzato nel 1505, manifesta una lussuosa carpenteria lignea intagliata e sottili colonne tortili, oltre all’uso di materiali come oro, lacche e pigmenti di pregio e una ricchezza degli ornati delle figure rappresentate, la Madonna col Bambino benedicente al centro, San Giovanni Evangelista a sinistra e il protettore dei guglionesi, Sant’Adamo a destra.

Il Trittico di Sant’Adamo è un’opera importante del patrimonio culturale del Molise, che ne traccia l’identità stilistica con la quale si caratterizzò il Rinascimento sulla costa adriatica. Il breve filmato informativo dedicato a Michele Greco da Valona della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio del Molise adempie agli obiettivi della campagna ‘La cultura non si ferma’, intesa a sviluppare l’offerta del patrimonio culturale fruibile da casa. Un vero e proprio impegno corale da parte di tutti gli Istituti Mibact per dare la possibilità al pubblico di scoprire e apprezzare l’immenso patrimonio culturale e paesaggistico italiano, mostrando spesso anche il lavoro delle professionalità che si occupano di conservazione, tutela, valorizzazione, didattica. Tutte le iniziative del Ministero sono raccolte nel data base complessivo La cultura non si ferma, suddiviso in sei aree tematiche – educazione, archivi e biblioteche, musei, musica, teatro e cinema – e pubblicato su https://www.beniculturali.it/laculturanonsiferma.

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