La struttura in pietra della capienza di oltre 300 posti nei pressi dell’Itis Mattei potrebbe essere molto utile al tempo del Covid per ospitare eventi culturali. Grande interesse di artisti e musicisti locali che, come la gran parte dei cittadini, non conoscevano il posto. E il Comune e la Provincia si attivano. LA FOTOGALLERY
ISERNIA. Non tutti ne conoscono l’esistenza. Eppure, in questo particolare momento legato all’emergenza sanitaria in atto, potrebbe rivelarsi davvero utile per la comunità isernina. Per questo il nostro fotoreporter Pino Manocchio lancia un appello agli amministratori pubblici locali, affinché si cerchi di salvare il teatro all’aperto sito nell’area dell’Itis Mattei, lungo viale dei Pentri.
“Si tratta di una struttura teatro – spiega Manocchio – della capienza di oltre trecento posti a sedere, semi-sconosciuta alla maggior parte degli isernini, oramai abbandonata e in grave stato di degrado. Un vero peccato! In tempo di Covid-2019, nel quale si va alla ricerca di spazi aperti per meglio affrontare l’emergenza contagio, questo spazio potrebbe essere utilizzato e messo a disposizione nei mesi estivi per piccoli concerti, spettacoli teatrali, proiezioni video-cinematografiche, recite scolastiche, presentazioni di libri, assemblee, piccoli convegni ecc.
Un posto che, anche se utilizzato solo a metà, alternando un posto occupato e uno libero, farebbe la felicità di tanti giovani artisti del luogo (musicisti, cantanti, attori, ballerini, scrittori ecc.), un punto di incontro in cui poter mettere in mostra e far conoscere il proprio talento ad una cospicua audience. Non so se il sito è di esclusivo uso e pertinenza dell’Istituto scolastico o se può essere concesso in uso anche a terzi, non so nemmeno a chi spetta la competenza e la manutenzione del sito (probabilmente all’Amministrazione provinciale), ma spero vivamente che qualcuno possa prendere in considerazione questo mio invito. Ritengo, infine, che l’operazione di recupero (che non comporterebbe cifre di spesa esorbitanti), potrebbe anche rivelarsi utile ai fini della creazione di un nuovo tassello e di una nuova carta giocabile da sfruttare per la candidatura della nostra città a Capitale Italiana della Cultura 2022”.
L’appello di Pino Manocchio è stato subito accolto con grande interesse da artisti e musicisti locali, alcuni anche di fama nazionale che, come la gran parte dei cittadini, non conoscevano il posto. E stavolta le istituzioni non hanno affatto perso tempo. L’assessore alla Cultura del Comune di Isernia, Eugenio Kniahynicki, dal suo profilo Facebook, ha reso noto di aver dapprima sentito il sindaco d’Apollonio e poi con il Presidente della Provincia di Isernia Alfredo Ricci, proprio per confermargli la totale disponibilità dell’amministrazione comunale a collaborare con la Provincia per il recupero dell’area. “La disponibilità del Presidente è stata totale e mi ha confermato che si stava già mobilitando in tal senso”, ha chiosato Kniahynicki, dimostrando attenzione e sensibilità su un tema già diventato virale sui social.
Del resto, sfruttare quanto esiste già è solo segno di buona amministrazione. Senza contare che, all’interno dell’Itis, c’è un altro auditorium, coperto, tra i più belli e funzionali della città.
L’appello di Pino Manocchio non sarà l’unico: di posti più o meno conosciuti che meriterebbero maggiore attenzione ce ne sono anche altri, come avremo modo di documentare nei prossimi giorni.
GUARDA LA FOTOGALLERY DI PINO MANOCCHIO
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