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La magia dei Misteri rivive con la realtà virtuale: Campobasso non rinuncia all’evento più atteso

Al Museo i visori VR consentiranno ai visitatori di compiere un vero e proprio tour. Il sindaco Gravina “Siamo nel punto esatto della storia da dove è possibile voltarsi per guardare ciò che è stato, ma anche fissare lo sguardo davanti, verso il futuro”


CAMPOBASSO. Il coronavirus ha cancellato la tradizionale sfilata dei Misteri, ma non la magia e le emozioni legate all’evento più atteso a Campobasso. L’Amministrazione comunale per lanciare un segnale importante anche in virtù di una nuova spinta da dare alla promozione culturale del nostro territorio, ha fatto installare nel Museo dei Misteri due postazioni di realtà virtuale, con due visori VR, che permettono a chi li indossa di fare un vero e proprio tour a 360° direttamente dal Mistero di S’Antonio Abate durante la tradizionale sfilata.

Un punto di vista unico che tramite la realtà virtuale permette di immergersi completamente e vivere la manifestazione come se si stesse al fianco di uno dei bambini sugli ingegni del Di Zinno. Il tour che i visitatori potranno fare con i visori posizionati al Museo dei Misteri, riprende le immagini della processione dei Misteri di giugno 2019.

“Non lo avevamo ancora vissuto un giorno come questo. Non avevamo immaginato potesse accadere. Oggi ci mancano le voci e le storie che la tradizione popolare e religiosa più sentita da tutti noi campobassani è stata capace di intrecciare nel corso del tempo. Siamo nel punto esatto della storia da dove è possibile voltarsi per guardare ciò che è stato, ma anche fissare lo sguardo davanti, verso il futuro”. Lo afferma nel suo messaggio ai cittadini il sindaco Roberto Gravia. “I Misteri – scrive – sono frutto dell’ingegno di un campobassano, sono la realizzazione di una visione, un sogno che il Di Zinno non solo ha coltivato ma ha reso concreto e possibile per un’intera comunità. Un sogno condiviso, lo stesso che da questa mancanza di oggi, forte e profonda, Campobasso vuole tornare a raccontare a tutto il mondo.

Il volo degli angeli e gli sberleffi dei diavoli, le facce assorte e orgogliose dei tanti personaggi che i portatori conducono in spalla ogni anno lungo le strade della nostra città, in questa domenica di Corpus Domini lambiranno i nostri ricordi e la nostra memoria ripescherà aneddoti e vicende personali che ognuno di noi collega a questa tradizione.

Nel più sottile silenzio di un tempo che ci avviamo a riprendere per mano, la nostra città ha il coraggio per affrontare anche questa privazione che il momento storico ci ha imposto, con la consapevolezza di dover non solo riprendere la vita da dove l’avevamo lasciata prima dell’emergenza del Covid-19, ma di doverci impegnare per trasformarla, migliorarla, rendendoci responsabili, in prima persona, gli uni degli altri.

Gli Ingegni oggi restano nel Museo dei Misteri, ma Campobasso già li attende in strada con fiducia, pronta a volgere lo sguardo verso l’alto per ammirare il volo degli angeli, assistere e rinfrancare i portatori, sorridere a chi verrà da fuori città per sorprendersi della bellezza dei nostri Misteri e scoprire la tenacia di questa nostra comunità, capace di ritrovarsi con gioia nella tradizione, per viverla nel futuro che costruiremo insieme”.

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