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La tragedia del Coronavirus vive nell’opera dell’artista isernino Mimmo Bove

Ambientata nel porto della Caletta di Siniscola in Sardegna, l’opera in ceramica smaltata racconta l’emergenza sanitaria che ha sconvolto l’umanità


ISERNIA. “Ho voluto incastonare in diverse forme e colori i coronavirus privi di vita, affogati nell’acqua del mare, a testimonianza dell’immane tragedia che ha colpito l’umanità all’alba del terzo millennio, con accanto dei pesci che guizzano, seppur dotati di mascherina – strumento indispensabile per proteggerci da eventuali contagi – a simboleggiare che, nonostante la vulnerabilità dell’uomo, la vita prevale sempre sulla morte”.

È il messaggio significativo che Mimmo Bove, 76enne artista isernino ma sardo di adozione, ha voluto lanciare attraverso il mosaico in ceramica smaltata che da diversi anni, con i suoi collaboratori, sta completando nell’immensa superficie anonima del molo di sottoflutto del porto della Caletta di Siniscola, con l’intento di promuovere l’aggregazione sociale e le attività artigianali locali, mediante l’utilizzo di due laboratori didattici di ceramica, uno nel comune di Siniscola e l’altro nel comune di Posada.

Il mosaico, come riportato nell’articolo a firma di Lucia Becchere sul sito “Tottus in Pari”, si compone di singoli elementi che, pur con connotati simbolici propri, formano nell’insieme un tutt’uno perché unico è filo conduttore: educare e formare i giovani attraverso l’arte.

L’artista molisano vive in Sardegna da 53 anni e da tempo è impegnato in attività didattiche artigianali che svolge in particolare nel comune sardo di Posada, dove tuttora risiede.

L’idea di abbellire il muro grigio del porto con la ceramica, ha reso il suo progetto artistico fortemente innovativo.

Vincitore di concorso per l’insegnamento dell’educazione artistica nelle scuole di 1° e 2° grado, Mimmo Bove ha acquisito a Isernia il diploma di Maestro d’arte dei metalli e oreficeria. Successivamente ha frequentato corsi di scultura e scenografia presso l’Accademia delle belle arti di Napoli. Da sempre impegnato nel sociale per la valorizzazione delle risorse e dello sviluppo del territorio, ha collaborato con numerose istituzioni e associazioni culturali ed è stato cofondatore e presidente nel 2000 del Circolo Nautico della Caletta.

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