L’isernino Carmine Gazzanni e Flavia Piccinni pronti a un nuovo best seller: ‘Sarah’ è sul CorSera

Il lavoro dei due giornalisti e scrittori, conosciutissimi ormai a livello nazionale per il libro-inchiesta ‘Nella Setta’, stavolta è incentrato sul delitto di Avetrana


MILANO. “Romanzo di formazione, storia famigliare, saggio antropologico. Fra i semi del male – nel libro c’è una lettera inedita di Michele Misseri che è un’autobiografia verso l’inferno – Avetrana è a sangue freddissimo”.

Così viene presentato su ‘La Lettura’, inserto del Corriere della Sera, il romanzo-verità ‘Sarah’, dedicato alle vicende del delitto di Avetrana, di recente pubblicazione per Fandango. Il libro vede le firme di due volti noti non solo in Molise ma ormai nel panorama nazionale: Carmine Gazzanni, giornalista e inviato televisivo, isernino doc, e Flavia Piccinni, giornalista e scrittrice pluripremiata.

È proprio lei ad affidare ad un post Facebook i ringraziamenti per l’articolo dedicato dal CorSera a ‘Sarah’, e per “le splendide parole che aprono alla riflessione, lunghe una pagina, che le ha dedicato quella grande scrittrice e acutissima osservatrice che è Teresa Ciabatti (a cui non potrò mai dire a sufficienza grazie)”.

“Questo è il battesimo per il libro che forse mi è costato più dolore e rimorso”, scrive Piccinni. “Dentro ci sono le vite degli altri, i sogni di una quindicenne che è morta in una casa di mattoncini rossi alla periferia di un Sud dove sono nata e cresciuta, ci sono le indagini, il carcere, la violenza e la crudeltà. Ci sono i giornalisti, Concetta con lo sguardo sperduto mentre in diretta televisiva le comunicano che sua figlia è morta e che in quel nulla delle campagne, in contrada Mosca, la stanno cercando. C’è forse, e soprattutto, il percorso che ho intrapreso molti anni fa, quando ho capito che la parola doveva essere usata per restituire una voce a chi non ce l’ha: ecco, con Carmine abbiamo provato a fare questo. Accendere una luce su un caso che non può dirsi risolto, raccontare il primo processo mediatico che ha segnato il cambio di tutto”, conclude l’autrice.

La descrizione del libro recita: “Chiunque ha dei segreti. La differenza sta solo nella capacità di nasconderli. 26 agosto 2010. In Salento, una giovane scompare. È una ragazza bionda, silenziosa, misteriosa. Si chiama Sarah Scazzi. L’Italia intera rimane sconvolta: cosa può essere successo a una quindicenne dall’aria così innocente? Molte saranno le ipotesi che si alterneranno durante i quarantadue giorni di ricerca. Ipotesi che sveleranno intimi segreti e rancori taciuti, arrivando a costruire un incredibile reality show dell’orrore e del grottesco in salsa pugliese. Avetrana, il paese dove tutto si svolge, ne sarà l’inaspettato set a cielo aperto. Le indagini porteranno prima alla confessione dello zio della ragazza, Michele Misseri, e quindi alla condanna all’ergastolo della zia e della cugina di Sarah, Cosima Serrano e Sabrina Misseri, che negli anni hanno continuato a dichiararsi innocenti. Eppure, come rivelano i due autori, la tragicommedia salentina – divenuta il primo processo mediatico del nostro Paese – nonostante confessioni e condanne non può ancora dirsi risolta. Nel segno di ‘A sangue freddo’ di Truman Capote e de ‘L’avversario’ di Emmanuel Carrère, ‘Sarah’ è un romanzo verità, che alla precisa ricostruzione di ciò che è accaduto – e, piuttosto, di ciò che è stato deliberatamente taciuto – unisce una riflessione sul male e sulla sua spettacolarizzazione, sulle conseguenze delle proprie azioni e su quanto siamo disposti a sacrificare per le persone che amiamo”. Ringraziando Ciabatti per l’articolo, Gazzanni ha commentato sui social: “Non poteva esserci inizio migliore!”.

Gazzanni e Piccinni si preparano a un nuovo best seller, quindi, dopo il successo dello sconvolgente libro-inchiesta ‘Nella Setta’: un lavoro d’investigazione e ricerca durato due anni che ha portato la politica ad interessarsi per la prima volta alle questione delle organizzazioni settarie, con due proposte di legge scaturite proprio dai fatti narrati in questo lavoro.

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