HomeNotizieCULTURA & SPETTACOLI"La legge dello Specchio": a Trivento emoziona l'opera dello street artist Oniro

“La legge dello Specchio”: a Trivento emoziona l’opera dello street artist Oniro

Il murales è stato realizzato nell’ambito del festival di arte e cultura “Rocciamorgia”


In quest’anno di isolamento forzato il tema scelto dai promotori del Festival Rocciamorgia è stato l’incontro.

Partendo da questo presupposto lo street artist Oniro ha realizzato un’opera su una parete di un’abitazione nel cuore di Trivento, che colpisce per la bellezza e per la profondità espressiva. Si intitola “la legge dello Specchio” ed è stato proprio il giovane artista a specificare il contenuto del messaggio.

“L’incontro con l’altro – scrive Oniro – può diventare un’opportunità per incontrare se stessi. Nell’incontro c’è confronto, scopriamo i nostri limiti e i nostri pregi, ci influenziamo a vicenda e arricchiamo interiormente, tale confronto ci permette di percepire l’altro come uno specchio. Specchiandoci nell’altro abbiamo due possibilità: possiamo soffermarci sull’aspetto fugace del simbolismo dello specchio dove tutto è effimero e, ammaliati dall’apparenza diventiamo vanitosi e privi di empatia; oppure, se siamo in grado di cogliere l’aspetto profondo che lo specchio ci mostra abbiamo la possibilità di percepire l’essenza dell’altro, sentirlo come se fossimo noi stessi. Come ci insegna il principio ermetico della legge di corrispondenza “ciò che è in alto è come ciò che è in basso, ciò che è dentro è come ciò che è fuori” , dunque ognuno è una proiezione di qualche nostro aspetto interiore, noi siamo l’Altro, nonostante la mente illusoria ci ingabbi nelle nostre misere personalità aumentando le distanze dal prossimo.

Se lo specchio è sporcato dai nostri condizionamenti e pregiudizi la qualità percettiva si abbassa e versiamo in uno stato di ignoranza, ma se è ben lucidato, e lo osserviamo a cuore aperto, si apre la strada verso la saggezza e la limpidezza nei rapporti con gli altri scoprendoci per quello che siamo e facendo emergere il nostro cosmo interiore, come le Morge emergono dalla terra per conoscere il cielo. La figura riflessa nello specchio sono io e allo stesso tempo chiunque la osservi, che lo sappia o meno.

Ringrazio di cuore Il Molise di Mezzo per avermi invitato a partecipare a questo splendido progetto”.

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