Nel pomeriggio, in diretta streaming, il convegno organizzato da Legambiente Isernia
ISERNIA. ‘L’area delle Sorgenti San Martino: perché è importante tutelarla?’. È questo il tema del convegno promosso dal circolo Legambiente di Isernia nell’ambito delle iniziative per la Giornata Mondiale delle Zone Umide 2021.
L’appuntamento è fissato per questo pomeriggio a partire dalle ore 17, in diretta streaming sulla pagina Facebook del Circolo Legambiente di Isernia, si parlerà delle zone umide e del loro ruolo nella conservazione della natura e della biodiversità, nonché nella lotta ai cambiamenti climatici, focalizzando l’attenzione sull’area umida urbana delle Sorgenti San Martino e la prospicente pianura alluvionale delle ‘Piane’ di Isernia.
Dopo i saluti di Andrea Di Rollo, presidente del circolo Legambiente di Isernia, il convegno proseguirà con l’intervento di Giancarlo Gusmaroli, ingegnere ambientale, esperto in riqualificazione di ambienti fluviali e consulente a livello internazionale in materia di gestione integrata delle acque. L’ingegnere Gusmaroli parlerà dell’importanza delle zone umide nel panorama internazionale e locale, con esempi di gestione di tali aree e relative misure di incentivazione. Si parlerà anche del rapporto di Isernia con le sue sorgenti e con il suo antichissimo acquedotto, con l’intervento di Luca Inno, archeologo, da sempre in prima linea nello studio e nella valorizzazione della storia della nostra città. Spazio verrà dedicato anche “all’imminente pericolo – annunciano gli organizzatori – che incombe sull’area delle sorgenti con Celeste Caranci, presidente del Comitato No Lotto Zero, il quale illustrerà i motivi della battaglia che il Comitato sta conducendo per scongiurare la costruzione della famigerata arteria stradale e le valide alternative opportunamente studiate e proposte”.
Da dieci anni Legambiente aderisce alla Giornata mondiale delle Zone Umide, istituita per celebrare la firma della Convenzione di Ramsar (1971) che oggi compie 50 anni e comprende una lista di circa 2.200 zone umide d’importanza strategica internazionale, di cui 65 riconosciute in Italia: ogni febbraio il cigno verde organizza attività di citizen science, propone di creare piccole zone umide nelle aree urbane e adotta quelle non adeguatamente tutelate, rendendole fruibili anche ai turisti.
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