HomeNotizieCULTURA & SPETTACOLIAgnone svela il busto di San Cristanziano

Agnone svela il busto di San Cristanziano

La statua in bronzo, realizzata dall’artista Ettore Marinelli, per celebrare il santo patrono


AGNONE. Sarà scoperta oggi la statua di bronzo dell’artista Ettore Marinelli dedicata a San Cristanziano, patrono di Agnone.

Protettore contro le calamità naturali e le discordie umane, del santo non esiste una statua che, idealmente lo raffiguri. Quella esposta nelle chiesa madre di San Marco pare non lo rappresenti e nasca dalla modifica di una statua appartenuta a San Benedetto, proveniente dalla chiesa di San Pietro Celestino. Natura e fede si legano nuovamente al bronzo dunque, con la realizzazione di un progetto mirato a dotare la chiesa di San Marco di un’opera d’arte unica sul territorio: un busto bronzeo che lo ritrae giovanile, con la barba, la mitra e gli attributi caratteristici.

Per la realizzazione di questa scultura, nelle dimensioni naturali come per i classici busti 600eschi, ci si è avvalsi del grande talento di un artista doc che, nonostante la giovane età, non è più una promessa ma da tempo un artista esperto e affermato, che ha firmato molti monumenti collocati in luoghi molto prestigiosi. Ettore Marinelli, nel campo dell’arte, è l’erede della dinastia dei fonditori Marinelli, famosi produttori di campane che radicano la loro storia già nel Medioevo.

Da qualche anno ad Agnone si è attivato un nuovo comitato ‘Pro San Cristanziano’, con fede e passione lavora per riaccendere il culto che stava via via scemando. Lo fa contribuendo alla sua conoscenza con la distribuzione nelle scuole di un fumetto che lo presenta ai giovanissimi, con la riorganizzazione dell’area degradata antistante la chiesa, con l’organizzazione di incontri e il recupero di beni e anche attraverso la ripresa di una festa popolare.

Così anche l’antico sogno del vecchio parroco, il defunto don Alessandro Di Sabato, ha visto la sua realizzazione: la sera della vigilia di San Cristanziano, oggi 12 maggio, il vescovo della Diocesi, monsignor Claudio Palumbo, svelerà il busto del santo. Esso rimarrà sull’altare per la sua festa per essere ammirato e venerato da tutti i fedeli. A nome dei concittadini, come da tradizione, il sindaco della città Daniele Saia deporrà alla sua base, in segno di devozione, le chiavi di Agnone.

Per la realizzazione dell’opera si è provveduto ad una raccolta di denaro e di argento, utilizzato per realizzare il pastorale e la palma del martirio. Infatti tutto l’argento donato dai parrocchiani è stato fuso per crearne accessori bellissimi e preziosi, arricchiti dalla fede e dal sentimento dei donatori. Nei giorni della festa la mitra in bronzo sarà ricoperta da quella autentica, finemente sbalzata in argento dai raffinatissimi orafi locali, facente parte dell’antico corredo del santo.

Ettore Marinelli ha impiegato circa un anno di lavoro, sempre attento al giudizio del parroco don Onofrio Di Lazzaro, perché consapevole di una responsabilità storica e straordinaria, quella di idealizzare volto ed espressione del ”cittadino” più eminente di Agnone, che non ha altra iconografia oltre a quella nascente.

La statua è stata interamente ideata, progettata, disegnata e plasmata in argilla dal noto artista molisano, rifinita in cera, fusa in bronzo con la tecnica millenaria della “cera persa”, infine accuratamente cesellata. Si è preferito riservare tutto l’argento raccolto per gli accessori fusi a pieno peso, tralasciando l’iniziale progetto di bagnare interamente il busto perché la copertura avrebbe velato i particolari e l’espressività del volto.  

 

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