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Il museo Macte di Termoli su Vanity Fair: così rinasce l’arte in Molise

Sulla seguitissima rivista spazio a Caterina Riva, direttrice del Museo di arte contemporanea


TERMOLI. Nel nuovo numero di Vanity Fair Italia di oggi, riflettori puntati anche sul Molise.
Nella sezione ‘Grand tour’ della rivista (il cui nome è un richiamo alle visite degli intellettuali del XVII secolo, innamorati del Bel Paese), il Molise viene evocato dalle parole della direttrice del Macte (Museo di arte contemporanea) di Termoli, Caterina Riva, che firma un articolo in cui racconta la sua esperienza alla guida della struttura culturale.

Originaria di Como, dopo aver girato il mondo – si annoverano Londra, Nuova Zelanda e Singapore tra i posti della sua vita –  Riva è giunta a Termoli nell’agosto 2020.
Spetterà a lei tenere le redini culturali della città per il prossimo triennio, che nel periodo del suo insediamento ha visto un incremento di visitatori rilevante, rispetto all’estate precedente.
Il Macte affonda le sue radici nel ‘Premio Termoli’, fondato nel 1965 da Achille Pace, che ha visto la presenza nella propria organizzazione di nomi celebri dell’arte: Giulio Claudio Argan, per citarne uno.

Attraverso tale istituzione, nella città adriatica si sono riversate numerose figure del settore, quali artisti, artiste, curatrici e critici. Nel tempo, intrecci e incontri artistici hanno dato vita ad un’interessante collezione di opere, attualmente custodite nel museo.

Caterina Riva, nonostante provenga da realtà dinamiche e abbia origini nell’Italia del Nord, dichiara alla rivista di sentirsi davvero felice in Molise.
Afferma che il Macte possiede grandi potenzialità e ambizioni, non esitando a far suo il consumato motto per cui “Il Molise esiste!”, e mettendo in evidenza la ritrovata comodità del ritorno in patria. La direttrice ha, infatti, studiato da curatrice a Londra per poi recarsi ad Auckland (Nuova Zelanda), dove per tre anni ha diretto il centro per l’arte contemporanea ‘Artspace’.
Un curriculum eccezionale che, nel 2017 l’ha condotta a Singapore, per poi rientrare in Italia nel 2019, dove ha ottenuto la stabilità derivata dalla direzione del museo termolese in periodo di pandemia e, paradossalmente, ha ricevuto un incarico, quando – durante il lockdown – in molti hanno perso il lavoro.
Finalmente il museo ha riaperto la sede, con la Mostra della 62esima edizione del succitato Premio Termoli.

Sono visibili le opere dei 12 artisti finalisti per la sezione arti visive e i 27 progetti finalisti per la nuova sezione di architettura e design. E’ stato inoltre lanciato un canale digitale sul sito, commissionando opere concepite per la sezione virtuale.

Caterina Riva si sente fortunata, soprattutto per la possibilità di godere del mare in tutte le stagioni.
Fortunato è il Molise, che può beneficiare di esperienza e talento in grado di conferire respiro e valore aggiunto al territorio.

 

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