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Settimana della Dislessia: il Comune di Campobasso riunisce gli esperti per aiutare le famiglie degli studenti Dsa

Tra gli obiettivi emersi nel corso dell’incontro la necessità di garantire il supporto psicologico e più risorse per le attività di dopo-scuola per non lasciare indietro gli studenti con più difficoltà


CAMPOBASSO. In occasione della “Settimana Nazionale della Dislessia” che si celebra dal 4 al 10 Ottobre, il Comune di Campobasso si è fatto promotore di un evento di raccordo e sensibilizzazione sulla tematica DSA, svoltosi venerdì presso i locali del Circolo Sannitico di Campobasso.

All’incontro sul tema dei DSA erano presenti l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Campobasso, Luca Praitano, le Dott.sse Strever e Passarella per il Servizio di Neuropsichiatria infantile, la Dott.ssa Forte per l’Ufficio Scolastico Provinciale, le Dott.sse Spagnolini e Panicelli referenti per L’A.T.S. di Campobasso, i dirigenti o i referenti DSA e BES per gli istituti comprensivi Montini, D’Ovidio, Colozza, Jovine e Petrone.

Dopo l’introduzione all’argomento da parte dell’Assessore Praitano, i referenti del servizio sanitario hanno fatto una panoramica generale sullo stato del fenomeno a livello nazionale partendo dai riferimenti normativi.

La Dott.ssa Passarella ha fatto presente l’aumento dei numeri dovuti anche al maggior riconoscimento scientifico e alla messa a punto di strumenti per la diagnosi condivisa a livello il territorio nazionale. Importante l’utilizzo di strumenti compensativi e di misure compensative e dispensative anche in altri ambiti, ultimo il tempo aggiuntivo per i DSA che devono sostenere l’esame per la patente.

La Dott.ssa Strever ha, invece, posto l’accento sulla necessità di cogliere i segnali precoci di rischio ravvisabili già nella scuola dell’infanzia, di porre attenzione alle comorbilità con altri disturbi, sull’importanza dello screening per evitare che i soggetti con DSA arrivino alla certificazione troppo tardi quando si trovano nella scuola superiore.

Successivamente la parola è passata ai referenti delle scuole che hanno fatto presente le difficoltà quotidiane vissute in ambito scolastico, nella gestione della complessità del gruppo classe e nell’uso degli strumenti compensativi. La Dott.ssa Forte ha evidenziato come la scuola sia già fortemente inclusiva e ci si stia muovendo per promuovere una inclusività ancora più marcata, soprattutto dopo il periodo pandemico che ha avuto come risvolto positivo un maggiore avvicinamento alle nuove tecnologie.

Le referenti per l’ATS hanno ribadito l’importanza del coinvolgimento attivo e consapevole delle famiglie, e del supporto economico necessario per sostenere le famiglie meno abbienti.

“Tra i diversi spunti di riflessione emersi dal lavoro sinergico degli attori presenti alla tavola rotonda – ha dichiarato l’assessore Praitano – sono da sottolineare: la necessità di un supporto psicologico a scuola, cosa che già avviene in molti istituti della città, per ridurre il carico d’ansia legato alla certificazione; progetti pedagogici dedicati al potenziamento e all’acquisizione delle strategie operative e metodo di studio, coinvolgimento attivo dei genitori in termini di consapevolezza al problema.

Tutti i protagonisti presenti alla tavola rotonda hanno convenuto sulla necessità di progetti di doposcuola specializzati, con tutor DSA, per aiutare gli alunni ad utilizzare gli strumenti compensativi (software specifici e altro) nelle modalità corrette; in particolare per le famiglie meno abbienti che non possono sostenere i costi di un doposcuola specialistico privato.

 

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