HomeNotizieCULTURA & SPETTACOLIVenafro riscopre come i romani usavano l’acqua

Venafro riscopre come i romani usavano l’acqua

Sarà inaugurata venerdì 26, in anteprima alla stampa, al Castello Pandone la mostra virtuale che riporterà indietro il tempo nella valle del Volturno.


Sarà la mostra “Nel segno dell’acqua”, l’evento inaugurale dell’Acqua&PietraFest venerdì 26 novembre. Con l’apertura dell’esposizione, in anteprima alla stampa alle 11:30, prenderà il via la tre giorni dedicata al percorso compiuto e da compiere ancora nella Valle del Volturno con il progetto “Sentieri di acqua e pietra”.

Ospitata nel Salone delle Feste di Castello Pandone a Venafro fino al 27 febbraio 2022, la mostra illustra come i Romani, nel processo di colonizzazione della piana di Venafro, abbiano utilizzato l’acqua come strumento di gestione e infrastrutturazione del territorio conquistato. L’obiettivo dell’esposizione/ricostruzione virtuale è quello di raccontare il territorio e l’uso razionale delle risorse idriche partendo dalle evidenze archeologiche e dalle strutture superstiti dell’Acquedotto Augusteo di Venafro.

Totem informativi, contenuti digitali, anche in realtà virtuale e aumentata: nella narrazione delle strutture dell’acquedotto, attraverso l’uso delle nuove tecnologie, verranno illustrate la storia e le caratteristiche ingegneristiche della struttura, le testimonianze del manufatto raccolte nel corso dei secoli, fino alla sua riscoperta e studio negli anni ‘20 e ‘30 del Novecento. L’elemento centrale sarà costituito da una riproduzione in scala su pavimento del percorso dell’acquedotto da Venafro fino alle sorgenti del Volturno: seguendo questo percorso, il visitatore farà un viaggio virtuale lungo la Valle del Volturno.

Lo studio dell’infrastruttura idrica, condotto dalla Società ar3d in collaborazione con Massimo Mancini dell’Associazione Speleologi Molisani, è partito dal rilievo del percorso dell’acquedotto eseguito da Frediano Frediani per la Mostra Augustea della Romanità del 1937 e ha poi cercato di verificare quanto dell’acquedotto augusteo si sia conservato oggi.

L’iniziativa è stata realizzata dalla Direzione regionale Musei Molise e finanziata dalla Direzione generale Musei, nell’ambito del progetto “Sentieri di Acqua e Pietra”, con il programma “MUSST2, Musei e sviluppo di sistemi territoriali”. Venerdì 26 alle ore 11:30 è in programma la preview stampa con visita guidata.

 

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