Carenza di testosterone: la giusta dieta per ritrovare la libido

Perdere peso senza rinunciare ai grassi. I risultati di uno studio pubblicato sul ‘The Journal of Urology’


La diagnosi di carenza di testosterone non va mai sottovalutata. E spesso è strettamente connessa al cibo e, di conseguenza, alla bilancia.
Uno studio pubblicato sul ‘The Journal of Urology’, e rilanciato da Repubblica.it e Dagospia, riferisce che per molti uomini affetti da tale problematica perdere peso potrebbe essere una soluzione. Tuttavia, non bisognerebbe esagerare con la riduzione dei grassi altrimenti si rischia l’effetto contrario.

Nello specifico, un basso livello di testosterone può portare a problemi, tra cui una riduzione dell’energia e della libido, insieme ad alterazioni fisiologiche, tra cui un aumento del grasso corporeo e una ridotta densità minerale ossea. E’ emerso che negli ultimi anni un basso livello di testosterone è molto diffuso tra gli uomini, specie negli Stati Uniti.

Oltre ai farmaci, il trattamento per far fronte alla carenza dell’ormone include spesso modifiche dello stile di vita, in particolare con esercizio fisico e perdita di peso.
Ma proprio la dieta potrebbe avere ripercussioni inattese. Essendo, infatti, il testosterone un ormone steroideo derivato dal colesterolo, i cambiamenti nell’assunzione di grassi ne potrebbero alterare i livelli. Dunque, una dieta povera di grassi è associata a livelli più bassi di testosterone.

Lo studio sanitario (il National Health and Nutrition Examination Survey o NHANES) ha analizzato un campione di oltre 3.100 uomini e sulla base del regime alimentare praticato dagli stessi in due giorni di osservazione ha estrapolato i dati.

 

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