“Hai il ciclo? Qui non puoi stare”, ma le studentesse si ribellano contro le regole della scuola

Le ragazze nei giorni di mestruazione devono firmare un apposito registro e non possono entrare nel tempio o in cucina perché, secondo l’istituto, devono restare lontano dalle altre. Ma negli ultimi mesi in 68 hanno coraggiosamente alzato la testa, rifiutandosi di obbedire


Nel college femminile Shree Sahajanand Girls Institute, in India, le ragazze durante il ciclo mestruale non possono entrare nel tempio o in cucina. Devono restare lontane dalle altre, perché non possono avere contatti fisici con gli altri studenti. Per essere meglio identificate hanno l’obbligo di firmare un registro. Devono mangiare separate dalle altre, lavare i propri piatti e in classe sedere all’ultima fila, in fondo. Ma negli ultimi due mesi, 68 di loro si sono rifiutate di firmare – e di conseguenza, farsi identificare come ‘paria’ -, provocando la reazione del gestore che le ha denunciate: si tratta dalla setta Swaminarayan, un gruppo religioso indù ricco e conservatore nella città di Bhujo, nello Stato del Gujarat. La motivazione? Starebbero violando le regole della scuola.

Dopo la denuncia le insegnanti, come riporta La Repubblica, le hanno convocate e portate nei bagni dove hanno ordinato loro di spogliarsi per dimostrare di non avere le mestruazioni. Le studentesse non sono state in silenzio e hanno contro-denunciato l’esperienza “molto dolorosa”, pari a una “tortura mentale”, che le ha lasciate “traumatizzate”. Il padre di una di loro ha detto che sua figlia e molte altre erano andate da lui e avevano iniziato a piangere: “Erano sotto shock”. E la loro protesta si sta lentamente trasformando, da atto di coraggio, a vera manifestazione di piazza.

Giovedì, un gruppo di studentesse ha tenuto una protesta pubblica, la commissione femminile dello Stato occidentale ha ordinato un’indagine su questa “pratica vergognosa” e ha chiesto alle ragazze di “farsi avanti e parlare senza timore”. La polizia ha presentato una denuncia. Ma dall’istituto, la vice preside continua ad accusarle, sostenendo che abbiano violato le regole. Secondo alcune ragazze, ascoltate dalla Bbc, le autorità scolastiche stanno facendo pressioni perché non parlino.

Pierre

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