I legali del docente definiscono il rapporto “consenziente” e parlano di “gogna mediatica”. “Lui ha sempre cercato di manipolare ogni cosa – risponde la studentessa
Una studentessa di Napoli ha denunciato un docente dell’Accademia di Belle Arti che l’avrebbe costretta a fare sesso con lui. È stata lei stessa a raccontare il fatto, come riportato dal Corriere del Mezzogiorno. Si tratta di una studentessa di 20 anni e l’incontro con il professore sarebbe accaduto nel settembre del 2019, quando lei sostenne il test d’ammissione all’Accademia. I due in quell’occasione si sarebbero scambiati i numeri di telefono.
“Lui era molto insistente, mandava audio, alternava momenti nei quali, tra virgolette, mi corteggiava – racconta la giovane – ad altri nei quali mi chiedeva di inviargli foto”. Con il trascorrere del tempo, però, il docente “ha cominciato a chiedere immagini sempre più spinte. Io non ero convinta. Ha minacciato che mi avrebbe bocciato all’esame se non gliele avessi mandate”. Il professore, però, avrebbe insistito: “Non si è accontentato delle foto. Si è fatto ancora più insistente. Ha detto che sarei dovuta andare al cinema con lui. Mi ha chiesto infine, sempre sotto il ricatto della bocciatura all’esame, di andare a casa sua. Ho ceduto. Abita nel centro storico. Era ottobre. Quando sono entrata si è subito buttato addosso. Io ero passiva, come paralizzata. Non mi sono sentita bene in quei momenti”.
I legali del docente definiscono il rapporto “consenziente” e parlano di “gogna mediatica” basata su “notizie parcellizzate” ad hoc. “Lui ha sempre cercato di manipolare ogni cosa – risponde la studentessa – Dopo quel giorno io parlavo con lui, dicendo che sarei andata a denunciarlo e lui rispondeva che sarebbe stato sufficiente che io non andassi in aula se mi creava disagio vederlo”. La ragazza infine ha denunciato il fatto alla consulta degli studenti, che, a sua volta, lo ha segnalato al direttore dell’Accademia. Il docente, che era già stato al centro di episodi simili in passato, è stato ammonito dall’Accademia. Sulla vicenda è in corso un’indagine della procura della Repubblica.
Pierre
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