Coronavirus e norme, oltre 70 già nei guai: dalla prostituta e il suo cliente fino ai ciclisti

Fioccano le denunce in Italia nei confronti di coloro che eludono le disposizioni del Governo sul contenimento del contagio


Non c’è solo la coppia di giovani parmensi beccata mentre tentava di prendere un volo per Madrid, tra le persone denunciate all’indomani della stretta del Governo sulle misure da adottare per contenere la diffusione del coronavirus. Oltre settanta persone, in poco tempo, sono state individuate dalle forze dell’ordine per aver violato le disposizioni. E l’imprudenza appartiene a tutti, da Nord a Sud della Penisola.

A Busto Arstizio sono finiti così nei guai una prostituta e un suo cliente, beccati a muoversi nell’area a contenimento rafforzato senza alcuna giustificazione.

A Porto Empedocle sono state identificate e denunciate dai carabinieri 48 persone per aver partecipato ad un corteo funebre, dispiegatosi dal centro del paese fino al cimitero. Sul caso indaga la Procura della Repubblica di Agrigento e per il reato ipotizzato è previsto l’arresto fino a tre mesi.

Ancora, nel Cuneese fermato un gruppo di ciclisti amatoriali, mentre a Rimini una comitiva di dieci turisti è stata bloccata mentre tentava l’imbarco su un volo per la Tunisia.

Infine, a Milano dieci persone sono state denunciate per una festa di laurea. All’ora di pranzo si sono ritrovate in un parchetto di Viale Fulvio Testi con tanto di coriandoli e spumante: parenti e amici volevano celebrare la festeggiata come se nulla fosse. Ad allertare i carabinieri sono stati alcuni cittadini.

 

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