Il capo della Protezione civile ritiene che ci siano 600mila contagiati in Italia e non 63mila. Tuttavia, è fiducioso sull’esito delle misure restrittive applicate
Non 63mila bensì 600mila: questo sarebbe il numero effettivo di contagiati da coronavirus in Italia. La rivelazione è del capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, che si spinge dunque molto oltre i numeri ufficiali dell’epidemia. Il rapporto sarebbe quello di un malato certificato ogni dieci non censiti. Tuttavia, la nota positiva è che le misure restrittive adottate ormai due settimane fa iniziano a dare i primi risultati.
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“Nelle prossime ore – afferma Borrelli a Repubblica – dovremmo vedere altri effetti, capiremo se davvero la curva della crescita si sta appiattendo”.
Tra una settimana l’Italia, secondo le proiezioni matematiche, supererà la Cina per numero di contagi ma il capo della Protezione civile non rimprovera al Paese errori di valutazione, anzi: “Non me lo sarei mai aspettato – ammette – Però questo governo ha dichiarato lo stato di emergenza e bloccato i voli da e per la Cina il 31 gennaio, mi sembra che abbiamo compreso subito che questa epidemia era una cosa seria”.
Borrelli ribadisce inoltre l’operazione verità portata avanti dal Governo e da suo dipartimento, con la pubblicazione costante dei dati, anche quelli scomodi. E conclude con una constatazione amara: “Dovremmo poter comprare i ventilatori da terapia intensiva nei supermercati, le mascherine ad ogni angolo e invece stiamo faticando”.
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