Coronavirus, studi smentiscono la tesi di Montagnier della ‘fuga di un virus per il vaccino contro l’Aids’

La teoria del Premio Nobel non troverebbe conferme scientifiche. Almeno due le pubblicazioni ufficiali contro l’ardita ipotesi


L’emergenza pandemia da Covid ha portato la comunità scientifica ad approfondire gli studi sull’origine del virus al fine di sconfiggerlo. Tuttavia, tra le diverse teorie avanzate non tutte sembrano avere fondamento, anche se lanciate da illustri studiosi.

Ed ecco che l’ipotesi del premio Nobel per la Medicina Luc Montagnier, secondo cui il virus sarebbe “uscito da un laboratorio cinese con il Dna dell’HIV”, troverebbe smentita in uno studio specifico pubblicato già il 14 febbraio su ‘Emerging Microbes & Infections’ dal titolo ‘HIV-1 did not contribute to the 2019-nCoV genome’ ed anche su un’altra pubblicazione, uscita su ‘Nature Medine’ a marzo, che nega proprio l’ipotesi della ‘fuga dal laboratorio’, ad oggi accreditata anche dalle forze politiche mondiali che incalzano la Cina a fare chiarezza, in favore di quella sull’origine naturale del Covid.

Tornando a Montagnier, già criticato in passato per alcune teorie sull’HIV (nonostante sia stato il primo ad isolarlo nel 1983, insieme alla ricercatrice Françoise Barré-Sinoussi, conquistando il Nobel) e per le sue posizioni anti-vaccino, con tanto di richiesta all’Ordine dei Medici di sanzioni a suo carico, a sostegno della sua tesi ha citato alcuni studi sulla sequenza del coronavirus e sulle similitudini della stessa con quella del virus dell’Aids. Il primo studio condotto dall’Indian Institute of Technology di Nuova Delhi e l’altro da egli stesso e Jean-Claude Perez.
Eppure, lo studio indiano pubblicato in una rivista non scientifica a fine gennaio – riferisce Le Monde – sarebbe stato ritirato dopo aver ricevuto numerose critiche. Mentre sarebbe del tutto inesistente – spiega SkyTg24 – una ricerca firmata da Montagnier e Perez. Quest’ultimo, da solo, ha pubblicato a marzo un suo studio sulla rivista ‘International journal of research granthaalayah’, una rivista considerata potenzialmente predatoria, ovvero che non sempre garantisce un controllo adeguato dell’accuratezza scientifica di una ricerca.

Pertanto, quella del Nobel Montagnier sembra essere una teoria al momento non suffragate da prove.

 

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