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Coronavirus e lavoro: ancora stop ai licenziamenti, Reddito di emergenza e indennizzi per colf e badanti

Solo alcune delle novità che verranno introdotte con il decreto di maggio per sostenere l’economia del Paese. Tutti i dettagli illustrati dal Ministro Nunzia Catalfo


ROMA. Punta tutto sulle politiche attive il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo (M5S), la cui intervista a Repubblica, che cade nella ricorrenza del Primo Maggio, inizia proprio con l’annuncio: “Meno sussidi e più riqualificazione dei lavoratori”. Stop ai licenziamenti.

E si sperimenta già con la fase 2 dell’emergenza coronavirus, più precisamente con il decreto di maggio. Onde evitare “una gravissima crisi occupazionale”, il Governo è pronto a rinnovare tutti i sostegni al reddito già previsti con i provvedimenti precedenti, ma anche a vararne di nuovi: il Reddito di emergenza, che potrà sommarsi anche al Reddito di cittadinanza o alla Cassa integrazione, e un indennizzo per colf e badanti.

Ma non è tutto. Il ministro anticipa alla giornalista Valentina Conte che intende finanziare, in via sperimentale, “un progetto mirato di formazione dei lavoratori per accrescere le loro competenze in un mondo del lavoro che cambia”. In cantiere anche un’App anti-caporalato, finanziamenti a fondo perduto e la riforma degli ammortizzatori sociali, “con una Cig semplice e unica”, estesa anche a chi ne era escluso.

Più nel dettaglio, il ministro ha spiegato: “Allungheremo la Cassa integrazione per ulteriori 9 settimane e lo stop ai licenziamenti per altri tre mesi: non c’è motivo di mandare via lavoratori in Cig. Specie ora che abbiamo allargato la Cassa anche a chi ne era escluso, come il professionista con un solo dipendente. Ho intenzione di istituire un Osservatorio permanente sul lavoro all’interno del ministero. Abbiamo bisogno di un monitoraggio costante dei dati, per capire come vanno le cose in tempo reale e prevenire l’emergenza. Dobbiamo evitare ondate di licenziamenti, chiusure, fallimenti. E per questo abbiamo varato il decreto liquidità e nel prossimo arriveranno anche finanziamenti a fondo perduto per le aziende. Occorre anche riformare gli ammortizzatori sociali: il sistema è frammentato e non copre tutti. Volevo farne uno unico subito, ma i tempi non erano compatibili con quelli dell’epidemia. Ma entro l’anno conto di mettere in cantiere la riforma“.

Attenzione alle famiglie, in particolare a quelle con figli i cui genitori sono chiamati a tornare al lavoro. “Vogliamo offrire soluzioni alle famiglie italiane – ha detto ancora Catalfo a Repubblica – Daremo la possibilità di utilizzare i 600 euro del bonus babysitter anche per ‘servizi all’infanzia’ come ad esempio i centri estivi, che speriamo di poter riaprire in sicurezza, seppur a piccoli gruppi di bambini e ragazzi. Stiamo studiando un protocollo specifico con la ministra della Famiglia Bonetti da sottoporre al comitato tecnico-scientifico. Il congedo parentale speciale sarà poi riconfermato per altri 15 giorni al 50 per cento dello stipendio da usufruire fino a settembre“.

E ancora. “L’indennizzo per autonomi e partite Iva aumenterà a 800 euro e sarà pagato in automatico, o con un semplice clic di rinnovo, per il mese di aprile a quanti lo hanno già ottenuto per marzo. La mensilità di maggio andrà invece solo a chi ancora non ha potuto riaprire o l’ha fatto e può autocertificare perdite per la riduzione dell’attività. Per colf e badanti invece pensiamo a uno strumento inedito che varia a seconda delle ore di lavoro prestate, più adatto della Cassa integrazione per queste lavoratrici e lavoratori che spesso hanno anche più di un datore di lavoro-famiglia. In presenza di una riduzione delle ore pari al 25 per cento, per chi è sotto le 20 ore contrattuali sarà previsto un indennizzo di 400 euro mensili e per chi è sopra 600. Basterà una domanda con semplice autocertificazione“.

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