Crisi economica: governo valuta di prolungare la cassa integrazione fino a fine anno

La “grande sfida”, annunciata dal Minsitro del lavoro Nunzia Catalfo, è “riuscire a mettere sia le imprese che i lavoratori in una bolla, per proteggerli dagli effetti della crisi e poter tornare al più presto possibile alla situazione pre-Covid, se non addirittura in condizioni migliori”. Per questo il governo pronto ad allungare sino a fine anno la cassa integrazione, con un’attenzione particolare ai settori che continuano a presentare difficoltà, utilizzando i 20 miliardi che l’Europa metterà a disposizione col programma Sure


Per tamponare gli effetti della crisi economica il Ministro del lavoro Nunzia Catalfo ha in mente di prolungare la cassa integrazione e bloccare i licenziamenti fino a fino anno. A dichiararlo è stata lei stessa nel corso di una intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa”.

Un’attenzione particolare sarà rivolta ai settori che stanno subendo le conseguenze maggiori della crisi, dal turismo all’industria.

La Ministra ha spiegato che il governo è pronto ad utilizzare i 20 miliardi che l’Europa metterà a disposizione col programma “Sure”, e che le risorse saranno investite anche nella prospettiva di sostenere i processi di formazione dei lavoratori. 

Catalfo si è detta non preoccupata dell’ipotesi di nuove tensioni sociali nel Paese “perché – ha osservato – con tutti gli interventi messi in campo abbiamo voluto sostenere l’economia ed i lavoratori e tutelare le famiglie. È chiaro che adesso dovremo fare investimenti ed altri interventi”.

E tra gli strumenti da sempre più discussi c’è il reddito di cittadinanza, rimasto in parte inattuato, in particolare per quanto concerne la ricollocazione al lavoro dei beneficiari. La Ministra ha motivato i ritardi nell’attuazione della seconda fase del provvedimento, a causa del blocco delle procedure concorsuali delle regioni, che prevedono l’assunzione fra il 2019 e il 2021 di altri 11.600 operatori dei centri per l’impiego. “Bisogna riprendere questo percorso – ha spiegato – e andare avanti per mettere in piedi un sistema che, anche in sinergia con le agenzie per il lavoro, ci consenta di seguire bene le persone e ricollocarle, fornendo loro anche gli strumenti per potersi attivare da sole”. 

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