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Divisori a scuola, Azzolina: “Mai pensato a studenti in cabine. Strutture come gabbie”

Il ministro bolla come fantasiose le ipotesi circolate ad oggi per un ritorno in classe in sicurezza. “Siamo al lavoro – dice – per trovare giusto bilanciamento tra diritto all’istruzione e diritto alla salute”. Soluzioni sui territori


Niente divisori in plexiglass in classe. O almeno di quelli che sono circolati negli ultimi giorni e che hanno spinto il ministro Azzolina a ritrattare completamente una prima ipotesi di ritorno tra i banchi di scuola in sicurezza. “Nessuno del Comitato tecnico-scientifico, e tanto meno qui al Ministero, – precisa ad oggi la titolare del dicastero dell’Istruzione – ha mai immaginato di chiudere gli studenti dentro cabine di sicurezza, come è stato invece raccontato in queste ore, in maniera quanto meno superficiale. Ho visto immagini surreali di ragazzi chiusi dentro a strutture simili a gabbie. Questa è disinformazione. Nessuno ha mai pensato a cose del genere”.

“Siamo al lavoro, giorno e notte, – ancora Azzolina su Facebook, salutando i ragazzi nell’ultimo giorno di scuola – per riportare gli studenti a scuola con le giuste misure di sicurezza. Senza eccessi, senza forzature. Vogliamo tornare alla normalità e lo faremo trovando il giusto bilanciamento tra due diritti sacrosanti, quello all’istruzione e quello alla salute”.

“In queste ore – aggiunge – si sta chiudendo un anno scolastico del tutto straordinario, che ci ha messo alla prova e che certamente ricorderemo nel tempo. C’è stato un grande dibattito sulla didattica digitale. La cosiddetta Dad. È stata una prova molto impegnativa per tutti, ma so che in tanti hanno apprezzato il lavoro fatto. Siamo partiti da zero. Abbiamo costruito un modello che ha permesso di salvare l’anno scolastico. E la scuola si è riscoperta un po’ più digitale. Sono anche convinta che nel tempo sapremo guardare a questo periodo con maggior distacco, e quindi anche con maggior equilibrio. La Dad ci ha aiutato, ma a settembre torneremo alle lezioni in presenza. Siamo al lavoro per questo. Non esistono soluzioni miracolose – sottolinea Azzolina – ma di buon senso sì. E abbiamo strumenti e risorse per realizzarle. Abbiamo anche le idee chiare sui tempi: a breve le linee guida del ministero saranno pronte. Stiamo portando avanti il confronto con le varie parti coinvolte”.

“Intanto – conclude – abbiamo già iniziato a costituire i tavoli regionali. Perché dovrà essere sui territori che andremo fisicamente a costruire le soluzioni, in modo chirurgico. Nelle singole scuole, che in questo Paese sono molto diverse le une dalle altre. E avremo un monitoraggio costante delle varie situazioni e delle difficoltà da superare. E ce ne saranno, è indubbio. Ma lo ripeto: abbiamo gli strumenti per risolverle. Naturalmente dobbiamo augurarci che la minaccia del virus diventi presto un brutto ricordo, ma saremo comunque pronti ad ogni scenario”.

 

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