Altro che Apocalisse, ‘le cavallette salveranno il mondo’: sono il cibo del futuro

Non del tutto una provocazione. Per la Fao gli insetti sono l’alimento green in base al rapporto nutrizione/impatto ambientale


La curiosità giunge direttamente dal Giappone, ma si fonda sulle ricerche condotte da anni dalla Fao, secondo cui gli insetti, alimento green per eccellenza, saranno il cibo del futuro per il loro alto valore nutrizionale coniugato al basso impatto ambientale.

Ed ecco che – riporta La Stampa – 5 giovani hanno lanciato un progetto e, grazie ad una campagna di crowdfunding che gli ha consentito di racimolare 6 milioni di yen (50mila euro), hanno aperto il primo ristorante di insetti a Tokyo, nel quale (malgrado il nome Antcicada sia un mix tra le parole formica e cicala) si serviranno principalmente grilli.

L’ideatore del progetto – riporta ancora La Stampa – è il 26enne Yuta Shinohara, il quale confessa: Nonostante i clichè sulla cucina orientale, gli insetti in Giappone non sono affatto un cibo popolare. Ma io ne mangiavo di nascosto da quando avevo 4 anni”.

E racconta: “Poi un giorno, ascoltando gli appelli di organismi internazionali per un’alimentazione che gravi meno sull’ambiente, ho realizzato che la mia passione poteva diventare uno strumento per migliorare le nostre vite. In fondo oggi per produrre un chilo di carne occorrono diecimila litri d’acqua”.

Nel Sol Levante l’entomologia non è necessariamente parte integrante dell’arte culinaria, ma fa parte della formazione culturale. Rientra appieno nel curriculum scolastico dei ragazzi, che non di rado allevano insetti e ne studiano comportamenti e natura.

Tornando al ristorante, come anticipato, Yuta non è da solo: ha altri 4 partener con i quali convive al momento in una share-house, allo scopo di consolidare l’affiatamento dietro i fornelli. E anticipa: anche le bevande sono a base di insetti.

Sviluppata in collaborazione con la Tono Brewing nella città di Tono, nella prefettura di Iwate, – si legge – il team ha creato, infatti, un’originalissima birra a base di grilli. Essa si presenta come una qualsiasi bionda, dalla gustosa schiuma. Ma ha una lunga durata grazie alle particolarità organiche ​​dell’insetto. Alla innovativa birra vengono abbinati snack e brownies al cioccolato, “con non meglio specificati insetti acquatici e grilli in umido con salsa di soia mielata”.

Ma la specialità è il ramen di grilli. La zuppa che solitamente a base di maiale, pollo e pesce qui deriva da una miscela di grilli secchi con riso fermentato, che vengono allevati/coltivati in un’azienda creata dalla Tokushima University, nell’omonima città sull’isola di Shikoku, nel Giappone occidentale. Ogni singola zuppa è una ‘spremuta’ di circa 100 grilli.

E a quanti denunciano polemicamente “lo sterminio degli invertebrati”, Yuta risponde caustico: “Qualcosa dovremmo pur mangiare. E come proporzione nutritiva sono certamente a minor impatto ambientale di una bistecca di maiale”.

 

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