Morti nella Rsa, arrestato un infermiere: è accusato di aver ucciso otto anziani

Attraverso la somministrazione di farmaci non previsti o in dosi eccessive. La svolta nelle indagini dei carabinieri di Ascoli Piceno


Morti sospette nella Residenza sanitaria per anziani, arrestato un infermiere 57enne, accusato di otto omicidi volontari e quattro tentati omicidi di pazienti ospiti in una struttura a Offida, in provincia di Ascoli Piceno. L’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare dopo una svolta nelle indagini condotte dai carabinieri, partite nel settembre 2018, grazie a una operatrice socio sanitaria in servizio presso la Rsa. L’uomo, di Grottamare, accusato di omicidio aggravato continuato, tentato omicidio aggravato e lesioni gravi, si trova ora nel carcere di Marino del Tronto.

Le morti tra il gennaio 2017 e il febbraio 2019, nei periodi in cui l’infermiere prestava servizio presso la struttura. L’ipotesi è che i decessi siano avvenuti attraverso la somministrazione di farmaci non previsti o in dosi eccessive. Contestate, spiega il procuratore Umberto Monti, “le ulteriori aggravanti dell’aver commesso i fatti con mezzi insidiosi (ripetute somministrazioni indebite di farmaci, promazina, insulina, anticoagulanti, per dosi e/o tipologia non previsti e controindicati, al fine di causare i decessi), e con abuso dei poteri e violazione dei  doveri inerenti la funzione di infermiere che espletava”.

A fondamento della misura cautelare sono stati acquisiti “gravi indizi di colpevolezza e sono state ravvisate esigenze cautelari”.

“Al di la’ del fatto che il mio assistito si e’ sempre dichiarato estraneo a qualsiasi accusa, mi chiedo quali sono i motivi per cui e’ stato arrestato a distanza di cosi’ tanto tempo dai fatti e a indagine chiusa – ha dichiarato all’Ansa il suo avvocato Tommaso Pietropaolo”.

L’infermiere dopo essere stato indagato a piede libero ed essere stato messo in ferie forzate per un breve periodo, e’ stato poi reintegrato in servizio dall’Area vasta 5, anche se con mansioni diverse da quelle che svolgeva alla Residenza sanitaria per anziani a Offida.

“E’ stato destinato alla piastra ambulatoriale dell’ospedale Mazzoni di Ascoli e non è più in contatto con pazienti anziani, svolgendo servizi comunque limitati – ha aggiunto il legale – a mio avviso non ricorrono assolutamente i requisiti che sono alla base di una misura cautelare, vale a dire il pericolo di fuga, di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove”.

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