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Cartelle esattoriali: si va verso lo stop ai pagamenti fino a fine anno

Con il prossimo decreto dovrebbe essere introdotta una ulteriore proroga che comprende anche le rate della rottamazione. Ma ci anche altre possibili novità all’orizzonte


La crisi post-lockdown che attanaglia milioni di famiglie italiane potrebbe portare nei prossimi giorni alla decisione di prorogare almeno fino a fine anno la sospensione dei pagamenti delle cartelle esattoriali (comprese le rate della rottamazione), inizialmente prevista per Settembre.

Per ora, come riportata il quotidiano economico “Il Sole 24 Ore”, questa è una ipotesi che però trova conferme da fonti vicine al governo, che potrebbe decidere di inserire la norma nel decreto Agosto.

A Palazzo Chigi una riflessione sarebbe in corso anche sul fronte della notifica di nuove cartelle così come sulle proroga dello stop ai pignoramenti. Altra possibile proroga riguarda la moratoria dei mutui su cui però ancora una decisione definitiva non sarebbe stata presa.

Stando alle indiscrezioni dovrebbe entrare nel pacchetto fisco anche una rateizzazione lunga per i versamenti di Iva, Irpef e contributi sospesi in pieno lockdown e che ora sono fissati al 16 settembre, con una “rimodulazione” che potrebbe valere circa 4 miliardi.

Lo scostamento da 25 miliardi che avrà bisogno dell’autorizzazione del Parlamento porta a 105 miliardi le risorse in deficit messe in campo in cinque mesi.

Ancora una volta la parte più consistente di queste risorse andrà alla protezione dei posti di lavoro. Come ricordato dal ministro Nunzia Catalfo, arriveranno la proroga di altre 18 settimane di cassa integrazione o in alternativa uno sgravio per quelle aziende che decidono di fare rientrare i propri dipendenti al lavoro, il rinnovo dello stop dei licenziamenti incentivi per le nuove assunzioni, il rifinanziamento del fondo nuove competenze proroga della Naspi e della discoll. Si dovrebbero aggiungere anche una nuova proroga fino a fine anno della possibilità di rinnovare i contratti a termine senza causale, con una sospensione delle norme del decreto dignità. E infine deroghe sullo smart working nel privato, su cui è in vista un confronto con le parti sociali per un punto della situazione.

Tra le voci della nuova manovra estiva potrebbe comparire anche il Fondo per incentivare i pagamenti elettronici: introdotto con la manovra con l’obiettivo di distribuire nel 2021 un bonus sui pagamenti con carte e bancomat in determinati settori più a rischio evasione, il fondo per il prossimo anno è stato “prosciugato” proprio dal decreto Rilancio. L’intenzione, a dare per buone le prime voci, sarebbe quella di rimettere almeno 1 miliardo per fare partire il piano cashless dopo l’estate, una volta convertito il decreto agosto.

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