HomeOcchi PuntatiCoronavirus, via libera alla sperimentazione del vaccino in Italia

Coronavirus, via libera alla sperimentazione del vaccino in Italia

L’Aifa ha autorizzato le procedure sul farmaco prodotto dall’azienda ReiThera


ROMA. L’Agenzia Italiana del Farmaco ha autorizzato la sperimentazione del vaccino anti-Covid prodotto dall’azienda bio-tecnologica italiana ReiThera. Si tratta di uno studio di Fase 1 già valutato positivamente dall’Istituto Superiore di Sanità e che prevede l’arruolamento di 90 volontari sani adulti e anzianiLo studio ha ottenuto anche il parere favorevole del Comitato etico dell’Inimi Spallanzani.

La Fase 1 ha l’obiettivo di valutare la sicurezza e l’immunogenicità del vaccino GRAd-COV2, basato su un vettore adenovirale e rivolto contro il Coronavirus 2 responsabile della sindrome respiratoria acuta grave SARS-CoV-2. GRAd-COV2 ha dimostrato di essere sufficientemente sicuro ed immunogenico nei modelli animali.

I 90 soggetti saranno arruolati in due coorti sequenziali (coorte di adulti e coorte di anziani). La coorte degli adulti sarà composta da 45 volontari di età compresa tra 18 e 55 anni. La coorte degli anziani invece vedrà 45 volontari di età compresa tra 65 e 85 anni. Entrambe le coorti sono definite per avere tre bracci di trattamento a tre dosi crescenti composti da 15 partecipanti ciascuno, per un totale di 6 gruppi. L’arruolamento inizierà dalla coorte 1 e procederà in maniera sequenziale, previa verifica dei dati di sicurezza ai differenti step.

“È una bella notizia – ha commentato il ministro della Salute, Roberto Speranza – che presso l’istituto Spallanzani di Roma e il Policlinico G. B. Rossi di Verona si avvii la sperimentazione sui primi volontari per il GRAd-COV2, candidato vaccino italiano contro il Covid-19. Si tratta di un’altra opzione sul campo che potrebbe farci uscire definitivamente dalla crisi”.

“Un passo importante dal punto di vista scientifico – ha affermato il ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi – che vede la ricerca italiana in prima linea impegnata in una sfida nella quale siamo coinvolti tutti e c’è bisogno di risposte veloci ed efficaci sul piano sociale”.

Il progetto di sviluppo del vaccino è sostenuto dal Ministero della Ricerca con il Cnr e dalla Regione Lazio. La sperimentazione sarà condotta presso l’Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma e il Centro ricerche cliniche Verona.

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