L’istanza è stata presentata dall’associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo per bloccare gli effetti dell’ordinanza del ministro della Salute
Discoteche chiuse per limitare la diffusione del coronavirus: scatta il ricorso immediato al Tar del Lazio. Lo ha presentato l’associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo per chiedere la riapertura immediata delle aziende.
Come riferisce il Corriere della Sera, la decisione è stata presa durante la riunione del direttivo nazionale del sindacato. “La chiusura è ingiustificata – spiega il presidente del sindacato, Maurizio Pasca -. Ci sono assembramenti ovunque: sulle spiagge, nei luoghi della movida, sui treni regionali. Perché penalizzare solo noi?”.
L’obiettivo è quello di bloccare gli effetti dell’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che impone la sospensione delle attività “che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso”. Una misura che si applica su tutto il territorio nazionale (e senza possibilità di deroghe regionali) almeno fino al 7 settembre. Il Silb parla di 4 miliardi di fatturato a rischio con almeno il 70% dei locali che da febbraio non ha mai riaperto.
Intanto, dopo l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza sullo stop al ballo e l’obbligo di mascherine dalle 18 alle 6 nei luoghi della movida, il capo di Gabinetto del Viminale, Bruno Frattasi, ha inviato una circolare ai prefetti per invitarli a convocare i Comitati provinciali dell’ordine e della sicurezza. Dovranno organizzare i servizi di vigilanza sul territorio per far rispettare le nuove prescrizioni.
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