HomeOcchi PuntatiDue collaboratori scolastici positivi al Covid: il sindaco rinvia l'apertura degli istituti

Due collaboratori scolastici positivi al Covid: il sindaco rinvia l’apertura degli istituti

Il fatto è accaduto in un istituto scolastico in provincia di Arezzo. Il Primo cittadino ha disposto lo slittamento dell’apertura di tutte le scuole del paese dal 14 al 23 settembre. E in Italia allo stato sono 13mila le unità di persoanle scolastico risultate positive ai sierologico e non potranno riprendere il servizio fino ad esito negativo del tampone


Per due collaboratori scolastici trovati positivi al Coronavirus, il sindaco di Bibbiena (Arezzo) Filippo Vagnoli ha stabilito che i 600 alunni della scuola del paese, l’istituto Dovizi, comprensivo di asilo, elementari e medie, non rientrino alla data del 14 settembre ma il successivo 23 settembre. La notizia è riportata dal sito Orizzonte Scuola. 

Il sindaco Vagnoli ha infatti disposto per questo periodo la “sospensione delle lezioni in presenza per tutti gli ordini di scuola fino al giorno 23 settembre”, pertanto, scatta analogamente al periodo di lockdown, la didattica a distanza, da casa, via web.

Nel frattempo, come riferito dall’agenzia Ansa, quasi il 50% del personale della scuola, pari a circa 500mila tra docenti e non docenti, ha svolto il test sierologico per il Covid 19 e di questi il 2,6% – cioè circa 13mila persone – è risultato positivo e non prenderà servizio fino a quando il tampone non darà esito negativo. Sono i dati dell’ufficio del Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri che aveva avviato nelle settimane scorse la campagna con la distribuzione di 2 milioni di test agli istituti scolastici. Il dato, diffuso dal Tg1, non tiene conto dei 200mila tra docenti e non docenti del Lazio in quanto la regione sta operando in maniera autonoma. Alla data martedi scorso la regione più virtuosa era la Lombardia, con il 70% di test effettuati mentre all’ultimo posto c’era la Sardegna con solo il 5% del personale che si è sottoposto ai test. Entro il 24 settembre dall’Ufficio del commissario prevedono che la percentuale possa salire al 60-70%

Continua a tenere banco l’ipotesi di una riduzione della quarantena. L’eventuale diminuzione da 14 a 10 giorni sarà valutata dal Comitato Tecnico Scientifico nella riunione di martedi’ prossimo. In attesa delle valutazioni degli esperti la linea del Ministero della Salute resterebbe quella della cautela. La misura che e’ stata proposta in Francia per 7 giorni ma che ancora non e’ stata adottata, sara’ valutata per l’Italia con un passaggio inferiore, da 14 a 10 giorni. Ieri l’Oms aveva raccomandato di mantenere la durata a 14 perchè basata sui dati disponibili di incubazione del virus.

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