Il presidente del Consiglio Conte ha fatto il punto sull’emergenza sanitaria, evidenziando la necessità di non commettere gli errori fatti in estate
Evitare i classici cenoni di Natale e niente vacanze sulla neve. Al contempo si cercherà di riaprire le scuole a dicembre. Sono questi alcuni dei temi affrontati dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ospite ieri sera di Lilli Gruber a Otto e Mezzo su La7.
“Si rischia di ripetere il ferragosto e non ce lo possiamo permettere – ha tra l’altro evidenziato il premier -: consentire tutte occasioni di socialità tipiche del periodo natalizio non è possibile. Non possiamo concederci vacanze indiscriminate sulla neve. Anche per gli impianti da sci, il problema del protocollo è un conto ma tutto ciò che ruota attorno alle vacanze sulla neve è incontrollabile. E con Merkel e Macron in Europa stiamo lavorando ad un protocollo comune europeo”.
Invece, per quel che concerne la ripresa in presenza delle lezioni, il presidente del Consiglio ha assicurato che “cercheremo di aprire le scuole prima di Natale, stiamo lavorando per questo”.
Come riferisce l’Ansa, Conte ha poi parlato anche dei ristori per chi è in difficoltà. “Abbiamo stanziato 2 miliardi aggiuntivi – ha spiegato – ed è previsto uno scostamento di 8 miliardi, sappiamo quanto vale il Natale. Abbiamo messo sul tavolo consistenti ristori. Continueremo ad intervenire per i lavoratori rimasti fuori dal primo intervento, anche con dei decreti per le città turistiche. Dobbiamo intervenire per la cultura, lo spettacolo e il turismo e interverremo anche per partite Iva e autonomi. Lo scostamento che abbiamo chiesto è dedicato a loro”.
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