Nella piccola Repubblica via alla fase di somministrazione del vaccino russo che in Ue non è stato ancora autorizzato.
Sono arrivati nella Repubblica di San Marino 7500 dosi del vaccino russo. Al via la somministrazione per i primi 25 operatori sanitari, a giorni invece la partenza della campagna vaccinale.
“L’obiettivo è di vaccinare 400 persone al giorno” è stato detto il giorno della presentazione della campagna di somministrazone del vacicino. Il governo sammarinese, dopo aver siglato un accordo con l’Italia, ha atteso fino all’ultimo di ricevere le fiale dei prodotti attualmente autorizzati da Ema e Aifa ma poi si è vista costretta a rivolgersi alla Federazione russa.
Attualmente Sputnik V, la cui efficacia è considerata pari a quella di Pfitzer e Moderna, è off limits in Italia in quanto manca l’autorizzazione al suo utilizzo.
La procedura per dare l’ok è la stessa per tutti i vaccini. Prima è necessaria l’autorizzazione dell’Ema, l’Agenzia europea dei medicinali. Poi quella dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco che nel caso dei vaccini già in uso è arrivata poche ore dopo. L’Unione Europea ha assunto una posizione decisa a riguardo, ritendendo di non acconsentire alla diffusione del vaccino nella Ue fino a quando la Russia non consentirà le ispezioni nelle fabbriche di produzione. Da qui il paradosso di avere Sputnik V a San Marino e già in piena fase di somministrazione e ancora nessuna dose in Italia.
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