Attenti a maniglie e pulsanti, Nas certificano permanenza del virus

Una indagine nazionale sui mezzi pubblici riporta a 32 casi di positività per la presenza di materiale genetico riconducibile al virus all’interno dei mezzi, su 756 tamponi.


Maniglie e pulsanti superfici di potenziale contagio. Lo potevamo immaginare tutti, ma ora che c’è un riscontro scientifico, bus, portoni, pulsanti per accendere la luce e prenotare la corsa di un ascensore fanno più paura.

L’indagine di riferimento è quella dei Carabinieri dei Nas, d’intesa con il Ministero della Salute. Sono stati ‘esaminati’ i punti di contatto sui servizi di trasporto pubblico nell’ambito di una campagna di controlli a livello nazionale per la corretta applicazione delle misure di contenimento epidemico.

Le tracce del virus sono risultate evidenti. I militari hanno eseguito “756 tamponi di superficie su mezzi di trasporto e stazioni (obliteratrici, maniglie e barre di sostegno per i passeggeri, pulsanti di richiesta di fermata e sedute), rilevando – riporta la nota del Nas – 32 casi di positività per la presenza di materiale genetico riconducibile al virus all’interno di autobus, vagoni metro e ferroviari operanti su linee di trasporto pubblico a Roma, Viterbo, Rieti, Latina, Frosinone, Varese e Grosseto”.

Le analisi hanno “rilevato con certezza il transito e il contatto di individui infetti a bordo del mezzo, determinando la permanenza di una traccia virale”, osserva il Nas, anche se questa non è “indice di effettiva capacità di virulenza o vitalità” del virus. Tuttavia i test, che sono stati effettuati in collaborazione con i servizi locali du Asl, enti universitari e agenzie di protezione ambiente, rappresentano la conferma che il virus transita in misura insidiosa sui mezzi pubblici.

 

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