Il dispositivo è stato messo a punto un team di scienziati del Pentagono impegnati nella ricerca di soluzioni alle pandemie. Sviluppato altresì un filtro per dialisi capace di rimuovere il virus dal sangue
Dal Pentagono una nuova frontiera per la lotta al Covid. Si tratta di una tecnologia d’avanguardia, – riferisce Fanpage – sviluppata da un team di ricerca, per porre fine all’emergenza Coronavirus e ad altre pandemie. Gli scienziati della Defence Advanced Research Project Agency (DARPA), un’unità del Dipartimento della Difesa istituita al culmine della Guerra Fredda, hanno messo a punto un microchip, da installare sottopelle, in grado di rilevare l’infezione da Sars-Cov-2 prima che si sviluppino i sintomi della malattia.
Il microchip, contenuto in un gel simile a un tessuto, – si legge – è stato mostrato in un video da Bill Hepburn, colonnello in pensione e specialista in Malattie infettive dell’esercito a capo del team di ricerca che lo ha messo a punto. “È un sensore che si mette sotto la pelle e che ci dice quali sono le reazioni chimiche in corso – ha affermato Hepburn a 60 Minutes – Funziona come una spia di controllo di un motore e quel segnale significa che domani avrai i sintomi. Possiamo avere informazioni sulla positività in 3-5 minuti, fermando l’infezione sul nascere”.
Oltre al microchip, – prosegue l’articolo – il team di DARPA ha sviluppato anche un filtro per dialisi che rimuove il virus dal sangue. Con questo trattamento sperimentale di 4 giorni è stata trattata la moglie di un militare, che era ricoverata in terapia intensiva con insufficienza d’organo e shock settico. “Si fa passare il sangue attraverso il filtro e questo elimina il virus”, ha detto Hepburn. In pochi giorni, la paziente si è ripresa completamente. La FDA ha autorizzato il dispositivo per l’uso di emergenza e finora è stato utilizzato per curare quasi 300 pazienti Covid in condizioni critiche.
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