HomeOcchi PuntatiAbbandonato tra i rifiuti, oggi milionario

Abbandonato tra i rifiuti, oggi milionario

La favola del mago del computer partito da zero


FLORIDA. Freddie Figgers, uno dei più grandi nomi del tech americano, è protagonista di un’affascinante storia di rivalsa riportata da ‘La Repubblica’.

Oggi, a soli 31 anni è l’unico afroamericano a capo di un’azienda del settore delle telecomunicazioni in America.
Il punto di raccordo tra passato e presente del ragazzo è un computer trovato nella spazzatura.

L’inizio del suo incredibile riscatto è da rintracciare nel ritrovamento di Freddie, appena nato, vicino a un cassonetto dell’immondizia, da parte di due coniugi di età avanzata e dalle modeste condizioni economiche.
In seguito all’abbandono da parte della madre biologica, Figgers fu accolto con affetto da parte della coppia, che soleva accudire temporaneamente i bambini abbandonati.
Nonostante il legame intenso con la famiglia, egli visse un’infanzia contraddistinta da episodi di razzismo e bullismo subìti ad opera dei coetanei.
I bulli erano soliti gettarlo tra i secchi della spazzatura, e iniziarono a soprannominarlo ‘Dumpster baby’ (bambino cassonetto) o ‘Trash boy’ (ragazzo spazzatura).
Due definizioni che rimandavano al mondo sporco del rifiuto, con cui identificavano il piccolo Freddie.

Tuttavia, la rivincita sociale ottenuta dal ragazzo è da ricercare proprio nel mondo della spazzatura, dove trovò il suo primo computer. Anch’esso abbandonato, esattamente come lui.
“Il rifiuto di un uomo è il tesoro di un altro”, soleva ripetere il giovane, cui il padre un giorno regalò un secondo computer rinvenuto in un negozio dell’usato.
Lo strumento non funzionava, ma Figgers riuscì a sistemarlo, e al cinquantesimo tentativo, ad accenderlo.
Presto la scuola lo incaricò di riparare cento computer sotto il compenso di 12 dollari l’ora.
Successivamente, all’età di quindici anni, il giovane si mise in proprio ma, al contempo, suo padre si ammalò di alzheimer. La malattia del genitore contribuì in modo importante al successo futuro del protagonista.
Figgers inventò un congegno per rendere reperibile suo padre, collegando un microfono a google maps.

Nonostante la morte del padre, l’escalation del ragazzo era ormai inarrestabile: l’invenzione per il tracciamento dei malati di alzheimer fu venduta a più di due milioni di dollari.
Progettò un rilevatore elettronico di glucosio nel sangue, per poi fondare una compagnia di telecomunicazione e ideare un telefonino personale.
Oggi Freddie Figgers gestisce una società di telecomunicazioni dal valore di 60 milioni di dollari, ed è l’unico afroamericano a farlo, negli Stati Uniti.
Dopo essersi sposato e aver avuto una figlia, ha avuto l’onore di incontrare Barack Obama e sostiene economicamente una fondazione che permette di studiare a bambini poveri e abbandonati.

La sua storia particolare denota che, talvolta, anche lo straordinario può essere reale.

 

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