HomeOcchi PuntatiLa statua della porchetta in piazza che indigna gli animalisti

La statua della porchetta in piazza che indigna gli animalisti

Il piatto tipico rivive in una scultura a Trastevere: polemiche sull’estetica dell’opera, ma anche da parte di vegani e vegetariani


ROMA. Un’opera d’arte molto discussa è apparsa in una delle piazze storiche più importanti del quartiere Trastevere, scatenando la protesta da parte dei residenti e delle associazioni animaliste.
La scultura raffigurante una porchetta -realizzata dall’artista Amedeo Longo – è stata posizionata in piazza ‘San Giovanni della Malva’, suscitando le ire dei romani e in particolar modo delle associazioni in difesa degli animali come la Lega anti vivisezione.

Si tratta di una rappresentazione realistica, realizzata nel caratteristico marmo di travertino, di un trancio di porchetta con testa suina e incisioni sulla pietra, adagiato su un blocco (tavolo) dello stesso materiale.
Un richiamo alla tradizione amato a tal punto da essere rappresentato e sistemato al centro della piazza nel cuore pulsante della Capitale.

Come riporta il ‘Corriere della Sera’, l’iniziativa della discordia è stata realizzata dal I Municipio col patrocinio del Campidoglio e del Mibac e, secondo quanto riportato da alcuni commenti social, la spesa effettuata per la realizzazione sarebbe di 50 mila euro.
La statua ha un peso di circa due tonnellate e rientra nel progetto ‘Piazze romane’, promosso dal I Municipio, in collaborazione con la ‘Rufa’ (Rome University of Fine Arts), che prevede la valorizzazione del made in Italy e del settore culinario in quattro luoghi dell’Urbe: i rioni storici di Trastevere, Parione, Campo Marzio e Trevi.

Tuttavia, cittadini, media e social – come riporta anche ‘Libero’ – hanno condannato le fattezze antiestetiche dell’opera, considerata soprattutto un’offesa nei confronti dei vegetariani e dei vegani romani. In particolar modo, i membri della Lav hanno bocciato la scelta del soggetto rappresentato e la decisione del luogo in cui è stata esposta.

Denuncia la Lav che “nelle intenzioni di Sabrina Alfonsi e Giuseppa Urso, rispettivamente presidente e assessora alla Rigenerazione urbana del Municipio Roma 1, la statua dovrebbe celebrare l’antica tradizione romana delle mangiate all’aperto. Ma così si offende la sensibilità dei 300mila romani vegani e vegetariani – continuano dall’associazione – con un insulto al valore della vita degli animali, al loro sacrificio forzato in nome di una preferenza alimentare solo egoistica”.

Aggiunge David Nicoli, responsabile Lav Roma: “L’arte non è arte se calpesta la sensibilità delle persone. Tale scelta è emblematica del livello di consapevolezza e della visione che ancor oggi certi amministratori pubblici hanno della questione animale”.

La ‘porchettona’, sebbene emblema dello street food romanesco, è stata intitolata ‘Dal panino si va in piazza’ dall’autore Amedeo Longo, giovane scultore della Rufa, per il quale l’opera parla di “ironia nell’invitare romani e turisti a consumare un piatto tipico della cucina romana”.

 

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