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Lotta allo spreco alimentare, i giovani acquistano cibi quasi scaduti: in Cina è già moda

L’iniziativa consente l’acquisto di prodotti molto scontati e contribuisce alla diffusione di un tipo di consumo sostenibile. La merce è sicura dal punto di vista sanitario. In Europa si diffonde l’app ‘Too Good to go’


CINA/EUROPA. Iniziativa lanciata in tutto il mondo, oggi è moda in Cina, specie tra i giovani. Si tratta dell’abitudine di consumare prodotti alimentari vicini alla scadenza, per risparmiare sull’acquisto e per contribuire alla lotta contro gli sprechi.

L’Ansa racconta la storia di Wu Lin, una studentessa universitaria di 19 anni, che ogni settimana si mette in fila in un negozio specializzato nella vendita di cibo vicino alla data di scadenza e torna al dormitorio con una borsa di snack scontati. “Di solito, questi prodotti quasi scaduti – spiega – vengono venduti con uno sconto del 50-70% rispetto al prezzo di mercato e molti di questi alimenti sono di grandi marche. Questo mi attira molto”.

Secondo uno studio di iMedia Research, un’agenzia di consulenza cinese, il mercato cinese del cibo quasi scaduto ha superato i 30 miliardi di yuan (circa 4,64 miliardi di dollari) nel 2020 e il 47,8% dei consumatori che approfittano di queste offerte sono di età compresa tra i 26 e i 35 anni.

Tutti i giorni, oltre 70.000 giovani – si legge – si scambiano consigli sull’acquisto di alimenti quasi scaduti su una comunità online chiamata “Amo il cibo quasi scaduto”. Tale pratica non è vissuta come fonte di imbarazzo bensì come un tipo di consumo sostenibile. Ed ecco che i negozi di alimentari al dettaglio che vendono cibo vicino alla data di scadenza si sono moltiplicati nelle città della Cina. HotMaxx, una catena di negozi che ha aperto l’anno scorso nelle principali città cinesi, ad esempio, oggi conta più di 200 punti vendita in tutto il Paese.

Ma anche i negozi online che vendono cibo quasi scaduto stanno crescendo rapidamente. In Europa, pure, sta prendendo sempre più piede l’utilizzo dell’App ‘Too Good to go’, per il recupero del cibo quasi scaduto.

Questo perché il valore delle perdite e degli sprechi annuali di cibo in tutto il mondo è stato stimato – ha dichiarato Maximo Torero, capo economista dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, all’agenzia di stampa Xinhua alla fine del 2020 – in 400 miliardi di dollari.

Infine, dal punto di vista della sicurezza, che rappresenta il tasto dolente per molti consumatori, gli esperti ritengono che tali prodotti non causeranno alcun danno: “Il cibo quasi scaduto è sicuro – afferma Zhou Yu, professore di nutrizione e sicurezza alimentare presso la Anhui Agricultural University – e l’acquisto di questi prodotti è una buona pratica per aiutare a prevenire lo spreco di risorse, che dovrebbe essere incoraggiata”.

 

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