E intanto l’Istituto Superiore di Sanità evidenzia: “Scendono i casi di coronavirus tra i 12-19enni”
ROMA. Il Comitato tecnico scientifico dà il via libera alla terza dose di vaccino ai soggetti fragili. Il provvedimento riguarda da subito gli over 80 e gli ospiti delle Rsa. Rinviata, invece, la decisione sull’estensione al personale sanitario.
Questo quanto riferisce TgCom24, che aggiunge come “secondo gli esperti del governo non ci sarebbe l’urgenza di somministrare la terza dose di vaccino agli addetti della sanità: non si tratta di soggetti fragili”. E, soprattutto, secondo i dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità, proprio in tale categoria sarebbero diminuiti i contagi. Tuttavia, gli operatori considerati più a rischio riceveranno comunque la terza dose.
Una forte diminuzione di casi Covid è stata rilevata altresì tra i 12-19enni da inizio agosto. Per gli under 12, che non hanno accesso alla vaccinazione, l’incidenza del virus ha cominciato a diminuire solo a partire da fine agosto, insieme alla riduzione dei casi complessivi. Tra gli over 80, invece, sempre stando al report dell’Iss, è evidente la differenza del tasso di ricoveri tra vaccinati e non vaccinati: 1,4 contro 15,5 ogni 100mila abitanti, mentre considerando i decessi siamo a 8,7 ogni 100mila abitanti tra i vaccinati e 119,2 tra i non vaccinati. In pratica, in questa fascia d’età il tasso di ricovero in ospedale tra i non vaccinati risulta 9 volte più alto rispetto ai vaccinati, quello nelle terapie intensive è 11 volte maggiori e quello dei decessi è più alto di 14 volte.
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