HomeSenza categoria'Sfide', Provincia Protagonista sul piede di guerra: contropartita possibile, l'assessorato

'Sfide', Provincia Protagonista sul piede di guerra: contropartita possibile, l'assessorato

Il direttore generale di Sfide, Andrea Di Lucente

ISERNIA. Gli strascichi e le polemiche erano inevitabili. E, immancabili, sono arrivato a distanza di poche ore dalla ‘defenestrazione morbida’ di Andrea Di Lucente dall’Agenzia provinciale ‘Sfide’. Il direttore generale, lo ricordiamo, si è visto congelare il contratto dal Consiglio d’amministrazione dell’Agenzia, su proposta del presidente Luigi Mazzuto. “Per mancanza di fondi”: questa la versione ufficiale, che vedrebbe il direttore generale quasi beneficiario del provvedimento di ‘sfiducia’ visto che, negli anni, si sarebbe già sacrificato abbastanza rinunciando a crediti per ben 56mila euro. Insomma, dato che finora non è stato pagato, nella consapevolezza di non poterlo stipendiare neanche per il mese di dicembre, si è preferito ‘farlo fuori’ in maniera elegante. Con ogni probabilità, a causa dei suoi legami con l’ex presidente della Provincia Raffaele Mauro, principale artefice, con oltre l’11 per cento dei voti, della sconfitta di Rosa Iorio (largamente sponsorizzata dal coordinatore provinciale del Pdl Mazzuto) alle Comunali di maggio. Di Lucente, da contratto, avrebbe dovuto percepire 2mila euro lordi al mese. Cifra che, a quanto pare, non è stato possibile reperire. Ventimila euro la somma raggranellata dalla Provincia, da impiegare per la proroga fino al 31 dicembre dei 21 precari di Sfide. Altri duemila euro per il direttore – virtuali, si badi, visto che da 23 mesi non vedeva un soldo – non è stato possibile reperirli da nessun altra parte. Risultato: il direttore generale è fuori, anche se ufficialmente ancora non lo sa. Fax o note ufficiali, per ora, non ne ha ricevuti. Presumibilmente, qualcosa dovranno comunicargli entro la giornata di lunedì. In quest’ottica, i malumori nella raffazzonata maggioranza di centrodestra, in Consiglio provinciale, sono già (ri)cominciati. L’approvazione, pochi giorni fa, all’unanimità della variazione di assestamento generale al bilancio di previsione 2012 e a quello pluriennale 2012-2014 sembrava mettere al riparo Mazzuto da qualsiasi contraccolpo, anche in vista di un sempre più certo ridimensionamento della Provincia per effetto della spending review del governo Monti. Ma così non è: perché ‘Provincia Protagonista’, la lista del presidente in cui fu eletto nel 2009 lo stesso Di Lucente, al momento non ha più alcun segno tangibile di riconoscenza, da parte del centrodestra. Facciamo un passo indietro e ricordiamo come, dopo l’ingresso di Di Lucente in Giunta con delega all’Ambiente, lo stesso fu sacrificato per fare posto a Filomena Calenda, quota rosa esterna imposta con sentenza del Tar al presidente Mazzuto. Come contropartita, Di Lucente fu destinato alla direzione di Sfide. Dove, a distanza di tre anni, è stato silurato una seconda volta. Il tutto, in barba alla fedeltà dimostrata, sempre e comunque, dai due consiglieri di ‘Provincia Protagonista, Gregorio Perna e Antonio Conti. I quali, nel segno della responsabilità, più volte hanno garantito i numeri a Mazzuto. Ora, quel gruppo, è privo di incarichi. Conseguenza logica, sarebbe quella della richiesta di un assessorato. Un’ipotesi, al momento. Ma che troverebbe ragion d’essere nel fatto che, in via Berta, ci sono gruppi rimasti con un solo consigliere eletto, occupante tuttavia anche una poltrona di prestigio. E’ il caso di Alleanza per il Molise’, che annovera tra le sue fila il presidente del Consiglio Lauro Cicchino. Per una questione numerica, dunque, i due colleghi di Di Lucente avrebbero tutto il diritto di rivendicare maggiore visibilità. Una grana non da poco, se così fosse, per Mazzuto. Il quale, dopo aver nominato Camillo Di Pasquale nell’esecutivo sotto Ferragosto, sa bene che non conviene forzare troppo la mano in vista degli appuntamenti elettorali. Dare una poltrona a qualcuno a scapito di altri innescherebbe pericolosi malpancisti, con le Regionali dietro l’angolo. Già, le Regionali. Sarà davvero un bene, per il centrodestra e per il governatore Iorio, l’operazione Di Lucente? Se questi e i suoi amici si spostassero su altri lidi, il presidente in cerca di riconferma avrebbe ben poco da poter obiettare. Del resto, lo ha deciso Mazzuto: fino a prova contraria, il suo braccio destro in provincia d’Isernia. 

Pubblicato alle ore 18:28:52 

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