HomeSenza categoriaUn patto generazionale per rinnovare la politica: la proposta di Stefano Testa

Un patto generazionale per rinnovare la politica: la proposta di Stefano Testa

Stefano Testa
Stefano Testa

Un ‘patto generazionale’ volto a favorire il ricambio della classe dirigente, che rappresenti uno strumento per favorire l’avvicinamento di tutti i cittadini alla politica attiva, ma senza sostituirsi ai partiti. Questa l’idea di Stefano Testa, consigliere comunale del Pdl, lanciata nel corso della trasmissione televisiva ‘Conto alla rovescia’, andata in onda pochi giorni fa su ‘Teleregione’. L’invito dell’esponente ‘azzurro’ che è rivolto sia a tutti i consiglieri comunali uscenti, sia a tutti coloro che hanno voglia di impegnarsi per il bene comune, sta già facendo infiammare il dibattito, specialmente in un momento in cui Isernia si ritrova per la seconda volta, in sei mesi, con un commissario prefettizio a Palazzo San Francesco. L’iniziativa di Testa parte da un dato ben preciso: Isernia, nell’ultima tornata elettorale, ha mandato un segnale inequivocabile alla classe politica locale del centrodestra eleggendo ben 11 nuovi consiglieri comunali sui 21 di quell’area politica. Tale risultato, con tutta la sua forza numerica, esprime una esigenza di rinnovamento della rappresentanza politica. di cui gli undici nuovi eletti hanno l’obbligo morale di essere i portavoce.  Per questo, la proposta di patto generazionale vuol fungere da collegamento con i tanti delusi dalla politica, a qualsiasi livello, contribuendo a superare le vecchie logiche, gli schemi precostituiti che sono ormai incomprensibili per la gente e dando vita a un progetto di ‘buona politica’ capace di ridare fiducia agli elettori. Un progetto trasversale, insomma, che non farà venir meno l’appartenenza dei singoli ai partiti di riferimento. Anzi, sarà uno strumento che ne favorirà la coesione, concretizzandosi in un gruppo di pensiero capace di analizzare e valutare le questioni sul tappeto nell’interesse esclusivo della città. Per Testa “è indispensabile operare esclusivamente in funzione della risoluzione dei problemi della nostra comunità, senza influenze di sorta e condizionamenti esterni derivanti dalle scelte politiche funzionali ai prossimi appuntamenti elettorali, a livello nazionale e regionale”. La sua analisi individua uno specifico punto di partenza: la sentenza del Consiglio di Stato che ha sciolto definitivamente l’assise civica di Isernia. La pronuncia dei giudici di Palazzo Spada, a suo giudizio, deve assolutamente segnare lo spartiacque tra la politica della mera contrapposizione e quella del fare. Le dimissioni di massa formalizzate l’11 giugno scorso, per Testa, all’epoca erano “l’unica soluzione per fare chiarezza in un quadro politico di palese ingovernabilità”. Dalle stesse sono scaturiti una serie di provvedimenti della giustizia amministrativa che, da un lato, hanno prolungato il periodo di incertezza governativa del capoluogo pentro; dall’altro hanno acuito logiche di mera contrapposizione tra gli schieramenti. Il culmine di tale contrapposizione si è avuto, per Testa, nel corso del Consiglio comunale del 28 novembre, in cui “non si è discusso di programmi e di azioni concrete di rilancio e di sviluppo di Isernia, ma si è attuata un’autentica caccia all’uomo attraverso la votazione su presunte cause di ineleggibilità e incompatibilità, che sicuramente i cittadini non hanno né compreso, né condiviso. L’immagine che ne è venuta fuori è quella di un’assise civica litigiosa e poco attenta ai bisogni della collettività”. Considerando che il capoluogo pentro sta attraversando uno dei momenti più difficili della sua storia a causa dell’azione combinata della crisi economica, del fallimento di alcune delle più grandi aziende che operavano sul territorio e di una carenza di azione amministrativa efficace, per Testa “occorre mettere una pietra su tutto quanto è successo finora e rimboccarci le maniche, affinché Isernia abbia al più presto un’amministrazione che si adoperi per il rilancio e la ripresa di tutte quelle attività che urgono per il bene della città e degli isernini”. Questa la proposta formulata da Testa che, considerata la situazione politica generale, non mancherà di sollevare grande interesse.

Pubblicato alle ore 13:56:46 

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