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Conti del Comune, il Csa chiede il dibattito pubblico

Il Comune di isernia
Il Comune di isernia

ISERNIA.  Un dibattito pubblico per far luce sull’esatta situazione contabile e debitoria del Comune di Isernia. Questa la richiesta del sindacato Csa-Fiadel dopo lo scontro, a mezzo stampa  tra Municipio e società di riscossione tributi.  “Al Comune di Isernia – scrive il sindacalista Feliciantonio Di Schiavi – si sono verificati fatti gravissimi tra Comune ed Esattorie Spa. Attualmente sono in discussione circa 6 milioni di euro: soldi nostri, o meglio soldi che prima erano i nostri e adesso non si sa dove sono andati a finire. Il commissario prefettizio afferma che il Comune di Isernia è creditore di Esattorie Spa, mentre Esattorie  non la pensa così.  Il commissario prefettizio ha dalla sua le carte ed è pronto a tirale fuori per dimostrare che il Comune ha ragione. Infatti, dopo le nostre sollecitazioni, ha anche tirato in ballo la relazione redatta dagli ispettori del ministero delle Finanze, che effettuarono il controllo sui conti comunali nel periodo 20 marzo 2012 – 27 aprile 2012, precisando che gli ispettori gli danno ragione. Probabilmente è così, però, il commissario prefettizio non ci ha riferito, ad esempio,  che gli ispettori hanno detto che la responsabilità circa le irregolarità contabili tra Comune ed Esattorie sono del Comune stesso, perché aveva il dovere di esercitare il controllo su Esattorie Spa  ed invece non lo ha fatto.  L’Ufficio Tributi, con nota n. 36056 del 08.10.2010 segnalò anomalie relative all’asserita inesigibilità di alcune partite creditorie da parte dell’Esattoria S.p.a. e nonostante tale segnalazione negativa, venne adottata la determina n. 55 del 12.05.2011 con la quale venne autorizzato il rimborso integrale dei crediti dichiarati inesigibili da parte di Esattorie. Gli ispettori hanno anche evidenziato che un puntuale controllo da parte del Comune sulla correttezza dell’operato della società Esattorie avrebbe determinato il rigetto di una consistente quota delle domande di rimborso presentate. Su questo caso tante altre irregolarità sono state accertate dagli ispettori del Ministero, ma fino ad oggi tutto è stato taciuto sia dal precedente commissario Vardè, sia dal precedente sindaco De Vivo, sia dall’attuale commissario Filippi, sia dai subcommissari, sia dal prefetto; eppure sono fatti gravissimi. Tutto questo, lo vogliamo ricordare, si è verificato quando al Comune di Isernia governava il sindaco Melogli con la sua Giunta di centrodestra e con i segretari comunali e dirigenti assunti dallo stesso Melogli per chiamata diretta e senza concorso. Comunque, per avere contezza di ciò che è accaduto alle finanze del Comune di Isernia, di che fine hanno fatto quei sei milioni di euro e di che cosa dicano esattamente gli ispettori del Ministero, chiediamo – conclude Di Schiavi – al commissario prefettizio e ad Esattorie spa, di tenere un dibattito pubblico su questo caso e noi siamo pronti a fornire il nostro contributo. In tal modo i cittadini verranno resi edotti di come ha amministrato la Giunta Melogli nel decennio e regolarsi anche per le prossime elezioni comunali”.

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