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Iorio striglia il centrosinistra: minoranza discriminata

Angelo Michele Iorio
Angelo Michele Iorio

CAMPOBASSO. “Comincia molto male la maggioranza di centrosinistra in Consiglio regionale. Ieri è stata una giornata nera per la democrazia della nostra regione. Iniziamo dall’applicazione di un decreto assolutamente incostituzionale nei suoi principi essenziali, applicazione – ritengo – illegittima e rispetto alla quale la maggioranza di centrosinistra non ha avuto il coraggio di definire una propria posizione e, soprattutto, di innestare la procedura che ponga il dubbio sulla costituzionalità del decreto stesso. Naturalmente, scelta derivata dall’immaginazione di poterne trarre vantaggio specifico numerico in Consiglio regionale, a scapito della rappresentatività dell’opposizione che si è vista privata della presenza, in aula, di un consigliere regionale. Inoltre, si è verificato un fatto che è difficile ritrovare nella storia dell’assemblea regionale molisana: la maggioranza si è presentata in maniera assolutamente impropria, senza un discorso, senza alcuna impostazione e nessuna chiarezza rispetto all’elezione del presidente del Consiglio e dell’Ufficio di presidenza. E’ successo che, di fatto, alcuni personaggi, ossia un ‘plotoncino’ di sinistra, probabilmente individuabile nel Pd, ha operato una vera e propria discriminazione: impedire al primo partito dell’opposizione la partecipazione all’interno dell’Ufficio di presidenza. Un fatto gravissimo che non si può superare con la giustificazione addotta dal presidente della Regione, probabilmente inconsapevole e non partecipe di questa scelta, né può essere imputata al consigliere Monaco, il quale giustamente ha votato per se stesso. Si è verificata, invece, una decisione inquinata da ragionamenti appartenenti alla maggioranza che non ha motivato questa scelta. Tutto ciò è frutto di un ragionamento che viene da lontano: credo vi sia un redde rationem all’interno della maggioranza per raggiungere non so quali obiettivi futuri. Scelte, comunque, che – inevitabilmente – si ripercuoteranno sul buon andamento del Consiglio regionale. Oggi, l’opposizione (e il Pdl) può lamentare – giustamente – la non presenza – dovuta per legge – all’interno dell’Ufficio di presidenza. Una discriminazione perpetrata dalla maggioranza e animata da una vera e proprio logica di piccolo condominio che caratterizza alcune persone prive di coraggio che, attraverso queste scelte, di fatto, indeboliscono – forse, e dico forse, loro malgrado – la figura del presidente della Regione che, in questo particolare momento, avrebbe invece bisogno di un Consiglio regionale disposto a lavorare nella chiarezza delle posizioni e nell’interesse, quello vero, dei molisani. Il dibattito, comunque, è aperto ed esistono i modi e i tempi per porre rimedio a quanto accaduto ieri”.

Michele Iorio

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