Quinto assessore, Cavaliere: “Infrante tutte le regole del buon senso”

Nicola Cavaliere, consigliere regionale del Pdl
Nicola Cavaliere, consigliere regionale del Pdl

CAMPOBASSO. “Anziché adottare provvedimenti urgenti a favore di famiglie e imprese, l’attuale maggioranza ha preferito concentrare tutte le sue forze sull’allargamento della Giunta regionale. Per il centrosinistra  il fatidico quinto assessore ha quindi la priorità sulla terribile crisi economica che investe il Molise e non solo”. E’ il commento del consigliere regionale Nicola Cavaliere. “A più di due mesi dal voto (non proprio pochi), il bilancio del governo Frattura – sostiene l’esponente Pdl –  è davvero desolante: nessun provvedimento concreto a favore dei molisani. Impegnata troppo a ritrovare un equilibrio saltato a sole poche settimane dalle elezioni, a causa di errori grossolani che rivelano prima del previsto una mancata capacità di gestione politica, la Giunta si è chiusa nel palazzo dimenticando le vere emergenze dei cittadini. Facile nascondersi oggi dietro il parere dell’Avvocatura, quando la maggioranza sa benissimo che in realtà sono state infrante del tutto le regole del buon senso. E che una condotta simile contribuisce in maniera pericolosa a incrinare, in un periodo storico delicato come questo,  i rapporti tra la politica e gli elettori”.“Il danno – precisa Cavaliere – purtroppo rischia di essere non solo d’immagine (la stampa nazionale ha tra l’altro già ampiamente messo in risalto la vicenda), ma anche sostanziale. Il mancato rispetto dei tempi per le modifiche imposte dalla Legge 174 (sulla trasparenza e sulla riduzione dei costi degli enti territoriali) potrebbe creare penalizzazioni in merito al trasferimento di risorse tra Stato e Regione, procurando un danno enorme per la nostra comunità e per quegli investimenti che dovrebbero rilanciare l’occupazione e garantire un futuro a questa terra”. E ha poi concluso: “Per tale motivo, il centrodestra non farà sconti ed è  pronto fino all’ultimo a dare battaglia. Sia sul territorio che presso tutti gli organi preposti al controllo della legittimità degli atti in questione”.