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Caranci: centrosinistra già in lotta per le poltrone

Il candidato sindaco di Isernia Bene Comune, Celeste Caranci
Il candidato sindaco di Isernia Bene Comune, Celeste Caranci

ISERNIA. “Fa sempre piacere quando le idee che si professano diventano patrimonio comune. Anche quando vengono adottate dai propri avversari politici ed entrano  a far parte del loro programma. Come è il caso del “Programma partecipativo” (non “partecipato”, caro Brasiello) che è alla base del metodo che noi vogliamo adottare per la stesura del Bilancio e delle linee programmatiche del Comune. Prima di questa campagna elettorale, il candidato del Centro-Sinistra-Destra non ne sapeva neanche l’esistenza: durante un confronto televisivo, all’oscuro dell’argomento, confondeva la pubblicazione degli atti pubblici, che è un atto dovuto di tutte le amministrazioni, con la nostra proposta di discussione nella città e con tutti i soggetti interessati delle decisioni di spesa e delle priorità economiche. Il metodo, cioè, di partecipazione che noi proponiamo, insieme al Referendum  Cittadini, per rendere partecipi gli isernini delle scelte importanti per il “Bene Comune”. Oggi, tra una lite e l’altra al loro interno, anch’essi hanno dichiarato di volersi confrontare con la popolazione prima di assumere decisioni importanti. Noi speriamo solo che non siano promesse da marinai. Come quella di Frattura, in campagna elettorale, di dichiararsi contrario alla costruzione dell’Autostrada del Molise e, subito dopo le elezioni, cambiare  posizione ed esprimersi a suo favore. L’origine di entrambi, Brasiello e  Frattura, è la stessa: la destra di Michele Iorio. Così come quella del senatore D’Ambrosio, che durante il suo mandato parlamentare ha votato tutte le leggi ad personam in favore di Berlusconi e che  oggi, candidato con le liste del Centro-Sinistra-Destra isernino, contribuisce  al dibattito litigando con la collega di coalizione D’Achille, rea di aver applaudito la scelta del Commissario di revocare la riscossione dei tributi  comunali all’esattoria che da anni espleta tale mandato. Tutto questo mentre si imbarca nella coalizione uno come Laurelli, che nel giro di un anno ha effettuato una serie di giravolte politiche eclatanti e che  ritroviamo con Brasiello, dopo che, appena tre giorni prima della presentazione  della lista, aveva definito una “porcata” la manifestazione che lui aveva promosso con i commercianti. E non è finita qui. I cacicchi locali del Partito Democratico già stanno litigando furiosamente  tra loro per spartirsi gli assessorati che ognuno di loro reputa di propria  competenza, pensando di avere la vittoria in tasca. Queste risse intestine fanno ricordare quelle dell’ultima Giunta Melogli,  divisa in correnti in lotta feroce e spietata tra di loro. E’ questo il cambiamento che merita la città di Isernia?”.

Isernia Bene Comune – La Sinistra

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