Il 'Patto generazionale' si ispira al Ppe

Stefano Testa
Stefano Testa

ISERNIA.“Da una visione cristiana, che ispira anche il Partito Popolare Europeo, dobbiamo iniziare a strutturare il nostro cammino politico”. È da questa idea che prende spunto la riflessione del ‘Patto generazionale’, il progetto lanciato da Stefano Testa, ex consigliere comunale del Pdl, che ha già raccolto le adesioni di  Antonio Furioso di Progetto Molise, Mike Matticoli dell’Udc, Cesare Pietrangelo dell’Adc e Mario Lastoria del Pdl.  In vista delle prossime elezioni Comunali, il movimento manifesta un avvicinamento a quella corrente del Partito Popolare Europeo, che tra le sue fila vede l’europarlamentare Aldo Patriciello. A tal proposito, gli esponenti del ‘Patto’ lanciano un avvertimento nei confronti di quanti, dato il “frastuono” provocato dalle ultime elezioni Politiche, potrebbero non prestare la dovuta attenzione ad un fatto di portata storica a livello mondiale quale la rinuncia al Papato da parte di Benedetto XVI. “Si tratta di un evento epocale per la Chiesa Universale – ha dichiarato Testa – ma certamente un segno su cui molti cattolici italiani impegnati in politica debbono avviare una seria riflessione. Benedetto XVI con il suo atto ricorda con forza  sia  il limite umano  che la presenza dello Spirito Santo quale guida della storia. Quale messaggio – si domanda l’ex consigliere – possiamo trarre, noi cattolici impegnati in politica, seppur a livello locale, da questa incredibile novità? Un invito ad elevare il pensiero per ritrovare il senso dell’impegno sociale e politico: partecipare alla costruzione del bene comune attraverso una visione che sappia coniugare gli interessi del territorio con la sfida imposta dalla globalizzazione. E’ da questo pensare alto che dobbiamo ricominciare il nostro cammino politico per porre nuove fondamenta a un nuovo progetto di sviluppo della nostra città, Isernia. Recuperare la sua tradizione storica, culturale, economica e valorizzarla in chiave nuova, moderna guardando al futuro, all’Europa al mondo. Il Santo Padre – hanno concluso dal ‘Patto’- ci ha lasciato una grande eredità, un vademecum di cui noi giovani impegnati in politica dovremmo fare tesoro, ci ha indicato la via per poter  affrontare la sfida dell’attuale crisi tenendo alta la bandiera della speranza e della  felicità, ci ha insegnato ad avere coraggio,  il coraggio del pensare, un pensiero aperto alla trascendenza,  a non arrenderci alle mediocrità  dei bassi giochi di cordata”.