L’esponente del Pd striglia il presidente della Regione: “La proposta di abolizione dei 2.451 euro viene da tutto il gruppo consiliare, non solo da me. Se fosse stato già soppresso, non sarebbe servita la richiesta di sospensione da parte del governatore, fatta solo pochi giorni fa. Come Democratici, andremo avanti nel chiederne l’abrogazione”
CAMPOBASSO. “Resto allibito dalla reazione scomposta del presidente Frattura, nel sentirsi chiamato in causa sull’abolizione dell’articolo 7”. Il capogruppo del Pd Francesco Totaro replica alle dichiarazioni del presidente della Giunta, affermando che “innanzitutto, la proposta non è mia personale, ma del Partito democratico, annunciata attraverso il suo capogruppo in Consiglio regionale. Se l’articolo 7 è di fatto abolito, come lui stesso ha dichiarato, a cosa serviva la sua richiesta di sospensione fatta qualche giorno prima, senza il coinvolgimento della sua stessa maggioranza? Non è, anche il suo, un comportamento inopportuno e propagandistico, dettato solo dalla demagogia e dal populismo, tipici del “primo della classe”? Che tra l’altro, non sta a lui giudicare, ma ai cittadini, gli stessi che da cinque legislature hanno accordato fiducia al sottoscritto. E come mai il presidente prende posizione – questa la punzecchiatura del capogruppo dem – solo verso coloro che, a scanso di equivoci, ne chiedono l’abolizione definitiva, mentre è restato in silenzio quando qualche collega di maggioranza ha dichiarato di rinunciarvi? (Ioffredi e Petraroia, ndr) Infine, per rispondere alla sua domanda, voglio ricordare al presidente che l’articolo 7 esiste da quando entrambi facevamo politica, con la differenza che io ebbi la fortuna di essere eletto in Consiglio regionale, mentre lui no. Se Frattura avesse letto con attenzione la mia nota, avrebbe compreso che il Pd, qualunque sarà il parere di legittimità chiesto all’Ufficio legale del Parlamento – conclude Totaro – chiederà la sua abrogazione, per fugare ogni dubbio”.