Costi della politica, la rivolta dei sindaci di sinistra: “Basta con le prese in giro”

Domenico Di Lisa e Gigino D’Angelo puntano al dimezzamento delle indennità e dei rimborsi della casta. Via l’articolo 7, il fondo sui portaborse, sul quale è polemica con il governatore: “Tutti sapevano dell’erogazione e che ne avrebbero beneficato tutti. Si faceva solamente finta di non sapere, ma l’erogazione era in arrivo. Frattura ne aveva smentito la liquidazione, aveva parlato di un quesito a Roma per regolamentare le risorse. Qui però c’è l’ingenuità o la presa in giro”. 

CAMPOBASSO. Intenso pomeriggio presso l’Incubatore per le imprese di via Monsignor Bologna di Campobasso, dove i sindaci di Roccavivara Domenico Di Lisa, candidato alle ultime Regionali con Costruire Democrazia, e Gigino D’Angelo di Montefalcone del Sannio, candidato alle Politiche con Sel, hanno presentato alla stampa una proposta di legge di iniziativa popolare per dimezzare i costi della politica.  Ai sensi degli articoli 32 e 33 dello Statuto della Regione Molise, l’idea è di modificare ed integrare la legge regionale 25 luglio 2013, n. 10 riguardante la ‘Riduzione dei costi della politica e misure di razionalizzazione, controllo e trasparenza dell’organizzazione e dei servizi della regione. Disposizioni di adeguamento all’articolo 2 del decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213’. Vari i temi toccati, visto che l’articolo 7 – quello che attribuisce fondi per i portaborse – è stato erogato pochi giorni fa anche per il mese di agosto. Nessuna sorpresa per Di Lisa: “Tutti sapevano dell’erogazione e che ne avrebbero beneficato tutti. Si faceva solamente finta di non sapere, ma l’erogazione era in arrivo. Approvata la legge – prosegue il sindaco di Roccavivara – Frattura aveva smentito l’erogazione, aveva parlato di un quesito a Roma per regolamentare le risorse. Qui però o c’è l’ingenuità o la presa in giro“. La proposta del comitato prevede l’abolizione dell’articolo 7 e il dimezzamento dei rimborsi; in pratica un consigliere dovrebbe arrivare a prendere 5.500 euro netti e il presidente 7.500, sempre netti. A riguardo il commento di Di Lisa è puntuale: “Non vogliamo essere demagogici, ma c’è la necessità di darci una regolata. Io la mia prima proposta l’ho avanzata addirittura nel 2004, ben nove anni fa, quando ero consigliere regionale. L’idea era quella di dimezzare le indennità e rimborsi”. Nella concitazione del giorno si è espresso, attraverso un’emittente tv regionale, anche il consigliere Idv Cristiano di Pietro. La sintesi del suo discorso è che in passato in tanti hanno usufruito dell’articolo 7, ed oggi quegli stessi si vanno armando di banchetti e cercano di abrogarlo. “Anche io ho percepito questi fondi – ha ribattuto Di Lisa – ma ho prontamente fatto la proposta, già dal 2004, anche perché non ho mai richiesto tale rimborso, ma non potevo rinunciarvi. ” In chiusura Di Lisa ricorda come, a dieci giorni dall’uscita della legge, lui si fosse “già messo all’opera per la proposta contro l’articolo 7”.