Ma il sindaco Brasiello corre ai ripari e prepara l’opposizione tramite il legale dell’ente: non hanno mai dimostrato la proprietà dell’edificio, nulla gli è dovuto
ISERNIA. Equitalia batte cassa al Comune di Isernia. Pochi giorni fa, una cartella della società di riscossione tributi ha letteralmente sconquassato Palazzo San Francesco: sono stati richiesti, infatti, 942mila euro per il pagamento (mai effettuato) del fitto dell’immobile che ospita la biblioteca ‘Michele Romano’, nel centro storico, al pubblico demanio. Un importo che, se fosse dovuto, metterebbe in grosse difficoltà le casse comunali. Ma il sindaco Luigi Brasiello non si è scomposto più di tanto. E, sentita anche la precedente amministrazione (che avrebbe contribuito in maniera sensibile, in dieci anni, all’aumento del presunto debito) ha deciso di proporre opposizione tramite il legale dell’ente, l’avvocato Alda Colesanti. Secondo il primo cittadino, infatti, l’effettiva proprietà dell’edificio non è mai stata dimostrata, nel corso degli anni, dal demanio. Un atto di proprietà o un qualsiasi documento che ne attestasse il diritto reale, insomma, non è mai stato presentato. Ecco allora che il Comune, nel corso degli anni, ha continuano a usufruire dell’immobile come se fosse suo. Inoltre, come spiegato da Brasiello, non è da scartare nemmeno un’altra strada: quella del “riscatto gratuito dello stabile” tramite una legge che sarebbe consentita agli enti locali che beneficiano di immobili di proprietà controversa. Insomma, nessun temuto salasso. E la biblioteca che può rimanere tranquillamente nei locali che, allo stato attuale, la ospitano.
