Ittierre, nemmeno l’ombra del piano industriale: la Regione corre ai ripari e pensa alla cigs

Il tavolo ministeriale aggiornato al 22 novembre: per Bianchi ultimo appello, dovrà svelare le sue carte. Lunedì incontro presso l’assessorato al Lavoro per discutere di cassa integrazione straordinaria e mettere al sicuro i dipendenti dal pericolo fallimento. Posticipato a data da destinarsi l’incontro di domani al Comune di Isernia. 

 

ROMA. Ancora un rinvio. L’ultimo, prima della parola fine su una vicenda che rischia di concludersi tutt’altro che a lieto fine. E’ terminato intorno alle 16 il tavolo tecnico romano su Ittierre, tenutosi presso il ministero dello Sviluppo economico. I funzionari ministeriali hanno chiesto irrevocabilmente al patron dell’azienda tessile, Antonio Bianchi, di presentare un piano industriale serio e credibile entro il prossimo 22 novembre, data in cui il tavolo è stato aggiornato. Da parte del numero uno del polo tessile nessuna novità su possibili nuovi soci, come invece ci si aspettava. Come spiega l’assessore alle Attività Produttive, Massimiliano Scarabeo, dalla riunione di oggi  “è emerso che occorre predisporre un piano industriale chiaro e possibilmente tempestivo. Una necessità che serve a valutare come e in che modo la proprietà intende muoversi. Alla luce dei tanti accadimenti di questi ultimi tempi, la priorità resta sempre quella dei lavoratori”. Per questa ragione, in attesa del prossimo tavolo ministeriale, si è pensato di organizzare un incontro per affrontare la questione relativa alla richiesta urgente di cassa integrazione straordinaria. Un’istanza che interesserebbe tutti i dipendenti di fronte all’ipotesi, tutt’altro che improbabile, della dichiarazione di fallimento da parte del giudice del tribunale di Isernia, che dovrà pronunciarsi entro il 26 novembre sull’ammissibilità del concordato preventivo. L’appuntamento in Regione è fissato per lunedì 11 novembre presso l’assessorato al Lavoro, alla presenza di azienda e sindacati. Michele Petraroia, al riguardo, ha auspicato un impegno straordinario del Governo Letta, “che ha il dovere di intervenire con un piano di sviluppo finanziato con le risorse della programmazione negoziata e delle aree in difficoltà, poiché affrontare un dramma sociale di questa entità con i soli strumenti dell’ordinarietà è oggettivamente apprezzabile, ma sostanzialmente insufficiente”. Tali risorse, come dichiarato dal sottosegretario Sabrina De Camillis stamani in conferenza stampa a Campobasso, sarebbero state trovate. Ma in presenza di richiesta di concordato, resta da capire se saranno concretamente erogabili o meno. Per finire slitta a data da destinarsi il tavolo di monitoraggio convocato per domattina dal sindaco di Isernia Luigi Brasiello.