Sposato allerta di Di Giacomo e ‘avvisa’ Frattura: Regioni teatro di scandali, rivederne i poteri

L’assessore del Pd al Comune di Isernia si appella al senatore del Nuovo Centrodestra: “Troppa autonomia, mancano controlli efficaci”. L’ex coordinatore regionale del Pdl, intanto, promette una battaglia in difesa delle Province che il governo Letta, da lui sostenuto, vuole abolire 

 

ISERNIA. Adesso insorge anche Luciano Sposato. L’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Isernia, fedelissimo di Danilo Leva e dunque esponente dell’area cuperliana del Pd, richiede a gran voce un riordino delle Regioni dopo i recenti scandali che hanno visto varie amministrazioni, di destra e sinistra, finire sulla graticola per gli scarsi controlli. Un’istanza, quella di Sposato, rappresentata stamani al Comune di Isernia direttamente al senatore del Nuovo Centrodestra Ulisse Di Giacomo, recatosi in Municipio per un incontro istituzionale.

Luciano Sposato
Luciano Sposato

Un segnale evidente dell’ulteriore scollamento, nella coalizione regionale di centrosinistra, tra il governatore Paolo Frattura (renziana) e la nutrita schiera di sostenitori molisani di Cuperlo. Dopo la polemica a mezzo stampa tra Leva e Vincenzo Cotugno, cognato dell’europarlamentare del Pdl ed esponente di Rialzati Molise, adesso è Sposato a tuonare. La sua richiesta a Di Giacomo è quella di farsi tramite col governo affinché vengano rivisti i poteri delle Regioni, “la cui autonomia – spiega Sposato – esente da controlli efficaci, ha portato quasi dap­pertutto a scandali”. Il risultato è stato quello  di un inevitabile distacco fra cittadini in difficoltà e consi­glieri regionali che godono, a suo dire, di privilegi in­giustificati. Quanto al senatore, nonostante la sua appartenenza a un partito che sostiene un governo che intende abolire le Provincie, da parte sua è stata manifestata l’intenzione di intraprendere iniziative personali in difesa di tali enti. Se la sua sarà solo una battaglia alla don Chisciotte, lo scopriremo nelle prossime settimane. Proseguendo nella discussione, Sposato ha anche lamentato come “la provincia di Isernia, a causa dell’attuale legge elettorale regionale, sia vistosamente penalizzata poiché, a fronte d’una popolazione che è un terzo di quella dell’intero Molise, viene oggi rappresentata da due soli consiglieri regio­nali, mentre la provincia campobassana ne ha diciotto, a cui si aggiunge il presi­dente della Giunta. Ciò è iniquo e inac­cettabile. Occorre cambiare quanto prima questo stato di cose”.